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Ad essere elevata sulle strade non è solo l'età dei veicoli circolanti, almeno in Italia, ma anche quella dei conducenti: la crescita dell'età media delle popolazioni, infatti, si riflette nel numero in aumento di persone anziane in strada, alla guida di vetture, ma anche di biciclette o come pedoni, fenomeno sociale che comporta l'emergere di nuovi fattori di rischio.
È quanto emerge dal Rapporto sulla Sicurezza Dekra 2021, dall'eloquente titolo di “Mobilità in età avanzata”, che sottolinea come coloro avanti con gli anni siano a rischio: ben il 30% di tutti gli incidenti stradali mortali nell'UE negli ultimi anni sono compresi nella fascia di età superiore ai 65 anni, e tra pedoni e ciclisti gli anziani sono addirittura il 50% degli incidenti stradali mortali.
Una dinamica in crescita compensata, per fortuna, dai dati relativi ai giovani, con il numero di vittime dal 2010 al 2018 nella fascia tra i 15 e i 17 anni diminuito del 32%, e tra 18 e 24 anni in calo del 25%, mentre nello stesso periodo il numero di infortuni mortali per chi ha un'età superiore a 65 anni è aumentato del 7%, e oltre 75 anni del 4,7%.
Alla luce delle proiezioni demografiche delle Nazioni Unite, che segnalano come presto un abitante su quattro della Terra avrà più di 65 anni, la situazione potrebbe peggiorare: «In considerazione della maggiore vulnerabilità - ha sottolineato Jann Fehlauer, responsabile ricerca e sviluppo di Dekra - con l'aumentare dell'età ed il rischio più elevato rispetto ai giovani di subire lesioni più gravi o mortali in caso di incidenti identici, c'è il pericolo che il numero di vittime di incidenti stradali nella fascia di età 65 anni e oltre continui a crescere».
Va trovato un punto di equilibrio, allora, tra la necessità di garantire una mobilità indipendente agli anziani e la riduzione al minimo dei rischi: «Le misure di monitoraggio, consulenza e valutazione - continua Fehlauer - sono importanti tanto quanto le soluzioni di progettazione in termini di tecnologia e infrastruttura dei veicoli, nonché concetti di mobilità integrativa».
Per aumentare la sicurezza in strada degli anziani, si punta all'ulteriore sviluppo degli Adas, i sistemi di assistenza alla guida: un sondaggio commissionato da Dekra rivela che la fascia di età 65 ed oltre è molto aperta agli aiuti elettronici, anche se la loro diffusione, anche quando resa obbligatoria per legge, ha tempi di attuazione molto lunghi.
«Le limitazioni nell'elaborazione mentale legate all'età - aggiunge Fehlauer - hanno una notevole influenza sulla quantità di informazioni che una persona può gestire in un momento: affrontare la guida richiede un grande sforzo che può portare più rapidamente a stanchezza o stress psicologico».
Per Dekra è quindi indispensabile una strategia che comprenda tutti i tipi di veicoli ad ogni livello (internazionale, nazionale, regionale e locale), accompagnata da maggiore educazione sulla sicurezza per gli anziani, mentre per chi ha più di 75 anni sono essenziali controlli approfonditi e regolari sulle competenze fisiche e cognitive.