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Le attività di manutenzione e di costruzione della rete stradale italiana hanno raggiunto il minimo storico degli ultimi 20 anni. Secondo i dati SITEB - l'Associazione che in Italia rappresenta l'intera filiera dei lavori stradali - la produzione di asfalto è scesa in breve tempo dai 44-45 milioni di tonnellate che il Paese utilizzava nel 2006 per tenere in sicurezza la pavimentazione stradale, ai 29 milioni registrati nel 2010 e nel 2011.
La situazione sta ulteriormente peggiorando in questo primo semestre, in quanto si stima che la produzione di asfalto si fermerà nel 2012 a circa 27 milioni di tonnellate a fronte delle 40 milioni ritenute necessarie a tenere in sicurezza le nostre strade.
Questa preoccupante fotografia dello stato della rete viaria nazionale è contenuta nel "Dossier sul valore delle strade" che è stato elaborato dal SITEB che per la prima volta fornisce anche una stima sull'estensione e sul valore dell'intero capitale stradale italiano.
Il valore complessivo dei manti di asfaltatura delle strade italiane, estese per oltre 850mila km, ammonta a circa 1.272 miliardi di euro, quello dell'intera struttura stradale raggiunge la cifra di 5.000 miliardi di euro.
«La perdurante assenza negli ultimi anni d'investimenti da parte di amministrazioni centrali e locali per un'adeguata manutenzione delle strade - sottolinea la SITEB - rischia anche di compromettere seriamente un patrimonio tra i più significativi del nostro Paese e di condannare un settore che conta 4.000 imprese, 50.000 addetti con un indotto di 500.000 lavoratori e che è già in grave crisi a causa dei ritardati pagamenti della PA, dei costi della burocrazia e della stretta creditizia.»
La SITEB riunisce e aggrega circa 300 associati tra Aziende, PA e liberi professionisti che si occupano in Italia di progettazione, costruzione, controllo e manutenzione delle strade.
Fonte: Ansa