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Chery (gruppo automobilistico cinese dei marchi Omoda & Jaecoo) continua a spingere sull’acceleratore per conquistare il mercato europeo e, secondo fonti vicine all’azienda, il costruttore cinese è vicino a chiudere un accordo con Volkswagen per iniziare la produzione di veicoli in una delle fabbriche tedesche del gruppo di Wolfsburg. Lo stabilimento, non ancora ufficialmente identificato, dovrebbe assemblare i modelli del nuovo marchio Lepas, appena lanciato da Chery per espandere la propria presenza globale con un’offerta più adatta ai gusti europei.
Presentato ufficialmente il 25 aprile, Lepas si basa su modelli SUV derivati dalla gamma Tiggo di Chery, ma modificati e adattati per il mercato europeo. I primi tre modelli — due SUV compatti e uno di taglia media — arriveranno nel 2026 e saranno disponibili con motorizzazioni elettriche, ibride plug-in e termiche.
Il Lepas L6, SUV compatto, sarà uno dei protagonisti del debutto europeo. L’obiettivo è chiaro: attaccare un segmento ad alto volume con proposte flessibili e tecnologicamente aggiornate, sfruttando la crescente domanda di SUV e la transizione energetica in atto.
Charlie Zhang, vicepresidente di Chery International, ha confermato ad Automotive News Europe che sono in corso discussioni per avviare la produzione in Germania, senza però nominare direttamente Volkswagen. Le trattative sarebbero focalizzate su due ex stabilimenti VW in fase di dismissione — quelli di Dresda e Osnabrück — menzionati anche da Reuters nei mesi scorsi.
Oltre a garantire un avvicinamento produttivo al cliente finale, un’operazione di questo tipo permetterebbe a Chery di ridurre l’impatto dei dazi imposti dall’Unione Europea sui veicoli elettrici importati dalla Cina. Allo stesso tempo, Volkswagen potrebbe placare le proteste sindacali legate alla chiusura degli impianti, evitando al contempo la dismissione totale dei siti.
Parallelamente, Chery ha già avviato la produzione in Europa attraverso una joint venture con Ebro, nello storico stabilimento ex-Nissan di Barcellona. Attualmente la fabbrica assembla la Ebro S700, versione PHEV della Tiggo 7, in configurazione semi-knockdown: le carrozzerie verniciate e gli interni completi arrivano dalla Cina, mentre in Spagna vengono installati assali, sospensioni, motore e ruote. Inoltre, l’obiettivo è superare il 50% di componentistica non cinese, importando ad esempio le batterie da altri Paesi, così da rispettare i requisiti europei ed evitare i dazi.
Infine, nel primo trimestre del 2025, i marchi Omoda e Jaecoo hanno già venduto 15.799 veicoli in Europa, grazie alla sola presenza dei modelli Omoda 5 e Jaecoo 7. Chery intende portare la rete europea da 7 a 19 Paesi entro fine anno, lanciandosi anche in mercati chiave come Francia e Germania, dove punta ad aprire 100 concessionarie entro dicembre.