Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Oltre duemila persone si sono recate al Duomo di Torino per la messa in memoria di Sergio Marchionne, scomparso il 25 luglio scorso a 66 anni.
Alla funzione, officiata dall'arcivescovo del capoluogo piemontese, Cesare Nosiglia, oltre a molte personalità del mondo della finanza e dell'industria italiana, hanno presenziato anche Jean Todt, presidente della FIA, e una rappresentanza della Juventus, con il direttore generale, Giuseppe Marotta, l'allenatore, Massimiliano Allegri, e il capitano, Giorgio Chiellini.
Presente anche John Elkann, che, al termine della cerimonia, spenderà delle parole per l'ex amministratore delegato di FCA. Tra gli esponenti della politica sono intervenuti l'ex premier, Matteo Renzi, Piero Fassino, ex sindaco di Torino, e l'attuale primo cittadino, Chiara Appendino. In rappresentanza del governo ha presenziato il prefetto di Torino, Renato Saccone.
«A Marchionne è stato affidato un patrimonio glorioso, nel momento in cui era più gravemente compromesso. C'era bisogno non solo di risanare conti economici ma, insieme, di ricostruire il senso della 'fabbrica' in rapporto alla città che con la fabbrica era cresciuta e sulla fabbrica aveva costruito il suo destino di metropoli», così monsignor Cesare Nosiglia, nell'omelia della Messa.
«Il suo lavoro è stato per tutti uno sprone a non perdere mai la speranza, ci ha aiutato a comprendere che dobbiamo fare i conti con la nostra storia, ma che non dobbiamo aver paura del nuovo; dobbiamo considerare le difficoltà come opportunità su cui scommettere, non accontentandosi mai dei risultati raggiunti ma guardando in avanti verso nuovi e ambiziosi obiettivi. È di questa speranza che Torino oggi ha bisogno per scuotersi dalla sua rassegnazione».
Marchionne verrà anche ricordato ad Auburn Hills, in Michigan, dove sorge la sede statunitense di FCA: la commemorazione negli USA è prevista per il prossimo 27 settembre.
Foto: La Stampa