Sergio Marchionne, 14 anni alla guida di FCA

Sergio Marchionne, 14 anni alla guida di FCA
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Ripercorriamo la storia di Sergio Marchionne come CEO di FCA, dal 2004 ad oggi
21 luglio 2018

La scadenza del mandato di Sergio Marchionne alla guida di FCA, prevista per l'aprile del 2019, è stata anticipata ad oggi, per via delle gravi condizioni di salute di Marchionne, il cui quadro clinico si è complicato dopo l'operazione alla spalla di inizio luglio. Da 14 anni Marchionne ricopriva il ruolo di CEO del gruppo. 

Nato a Chieti nel 1952, da madre originaria della Dalmazia e padre italiano, Marchionne, dalla doppia nazionalità italiana e canadese, ha due figli. Marchionne diventò amministratore delegato della Fiat nel 2004, alla morte di Umberto Agnelli, sostituendo di Giuseppe Morchio. L'azienda all'epoca era vicina al fallimento, ed era rimasta a galla anche grazie al prestito concesso da una cordata di banche: il bilancio 2003 presentava un rosso di 2 miliardi e una perdita operativa di 500 milioni.

Il manager in pullover blu, arrivato dalla società svizzera Sgs, ma un perfetto sconosciuto per la maggior parte del pubblico italiano, fu in grado di trasformare la Fiat in un gruppo globale. I primi passi di Marchionne furono lo scioglimento della joint venture con Gm e la conversione del prestito bancario, mentre non va in porto il tentativo di rilevare la tedesca Opel.

Il grande salto arrivò con l'acquisto di Chrysler nel 2009, grazie anche all'ottimo rapporto con Barack Obama, che permise al gruppo di piazzarsi al settimo posto tra i costruttori mondiali di auto. Marchionne portò poi a termine gli spin off di Cnh Industrial e Ferrari, operazioni che spingono la capitalizzazione di Fca vicino ai 56 miliardi. Più recente, invece,  il piano di rilancio dell'Alfa Romeo, di cui fa parte anche la scelta di portare il Biscione in Formula Uno grazie all'accordo con la Sauber e la nascita del polo del lusso con Maserati.

Tre lauree e un master in business administration, Marchionne è anche l'uomo della "rottura" nel campo delle relazioni industriali, con la disdetta nell'aprile del 2010 del contratto nazionale e la richiesta ai sindacati di una serie di concessioni per investire a Pomigliano nella produzione della nuova Panda. Fu l'inizio del lungo duello con la Fiom, tra fabbriche e tribunali, mentre a fine 2011 arriva la decisione di Fiat di uscire da Confindustria.

In occasione della presentazione del piano industriale 2018-2022 di FCA, ad inizio giugno, Marchionne aveva fatto uno strappo al suo dress code, indossando una cravatta sotto l'inossidabile maglioncino per festeggiare il raggiungimento dell'obiettivo dell'azzeramento del debito del gruppo. Abbassando la zip per mostrarla, Marchionne aveva citato Oscar Wilde: "Una cravatta ben annodata è il primo passo serio nella vita". 

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