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Parigi - Nel magnifico contesto del e-prix di Formula-E andato in scena a Parigi abbiamo incontrato Serge Grisin, 4 Wheels Racing Director Michelin: con lui abbiamo parlato delle Pilot Sport EV che equipaggiano le monoposto della Formula-E e del legame che esiste tra questi pneumatici e quelli stradali. Ecco cosa ci ha detto.
E' vero che la Pilot Sport EV è strettamente legata al mondo della produzione stradale?
«Le gomme della Formula-E sono quanto di più vicino esista, in ambito racing, alla vita reale. Hanno una dimensione da 18", comune a molte sportive di medio/alto livello, ed hanno un battistrada che ne permetterebbe paradossalmente l'omologazione stradale.»
Perché avete scelto di correre con i 18" e non con le 13" usate in F1?
«La misura da 18" è una scelta che riguarda strettamente il legame con il prodotto di serie. Il 13" usato in F1, infatti, non rappresenta più in alcun modo lo scenario automobilistico mondiale. E noi di Michelin quando abbiamo intrapreso questa avventura l'abbiamo fatto anche per questioni di ricerca e sviluppo.»
Ci sta dicendo che il Pilot Sport EV è sostanzialmente una gomma da strada?
«Mettiamola così. Tanto sono gomme ad alte prestazioni, anche in pista, le nuove Pilot Sport 4 quanto potrebbero essere delle buone stradali le Pilot Sport EV, che invece nascono per la pista. Battute a parte, la percentuale di aderenza dei due progetti è davvero elevatissima, a partire dal battistrada che è per il 98% sovrapponibile tra PS4 ed EV.»
Quante gomme si possono usare in Formula E?
«Un treno di gomme per macchina. In totale le auto utilizzate nel weekend sono due, quindi otto per pilota. Ma non si possono intercambiare tra le vettura. Due pneumatici possono essere inoltre recuperati dalla corsa precedente per l'utilizzo, ad esempio, nelle libere. In casi estremi disponiamo anche di gomme pioggia specifiche per le monoposto, ma sino ad oggi i piloti sul bagnato si sono "arrangiati" con le Pilot Sport EV.»
Le Pilot Sport EV sono l'essenza del modo di fare Motorsport Michelin?
«La filosofia Michelin si dimostra al 100% in questo prodotto perché è anche dall'esperienza in pista che studiamo le gomme di domani, non solo quelle ad alte prestazioni.»
Con un solo set di pneumatici si fa davvero l'intera gara o i piloti devono centellinare anche le gomme?
«Il pneumatico della Formula E è molto speciale perché assicura ottime prestazioni alle monoposto ma sarebbe anche in grado di coprire una distanza maggiore rispetto a quella coperta sino ad oggi, che è di mezza gara per macchina più le prove del sabato. E' una distanza che le nostre Sport Pilot EV riescono a coprire senza particolari problemi, a dimostrazione di come il livello di endurance raggiunto da Michelin con queste gomme sia elevatissimo.»
Perché non avete scelto una slick?
«Volevamo una gomma molto stradale nel look e nelle caratteristiche architetturali. Avevamo l'occasione di farlo, vista l'intrinseca voglia di portare innovazione nel motorsport della Formula-E, e l'abbiamo fatto. Con ottimi risultati.»
Lo sviluppo delle vetture comporterà anche lo sviluppo delle Pilot Sport EV?
«Certamente. La Formula-E è partita due stagioni fa e da allora anche noi abbiamo via via evoluto il nostro prodotto. Il prossimo anno le macchine evolveranno ancora e noi lavoreremo per dare la miglior risposta ad un campionato che si corre sì con delle monoposto ma con soluzioni tecniche ed in scenari completamente diversi da quelli che il motorsport tradizionale ci aveva abituato sino ad oggi.»