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Quelle per l'illuminazione delle nostre case sono state messe al bando definitivamente l'1 settembre 2012. Ma a partire dal 2 febbraio 2016 anche le lampadine a incandescenza che fanno funzionare i semafori dovranno progressivamente, ovvero quando si rompono, essere sostituite con lampade a basso consumo energetico, comprese quelle a led.
Lo stabilisce il ddl 221 del 28 dicembre 2015 in materia di “Green economy” pubblicato il 18 gennaio in Gazzetta Ufficiale che rende obbligatoria l'adozione a livello nazionale di lampade a risparmio energetico per i semafori, soluzione prima adottata solo da alcune amministrazioni locali.
Tra i vantaggi, oltre al minore consumo di elettricità (da 60 o 100 watt in base al diametro delle luci da 200 o 300 millimetri, ai 6 watt delle lampade a led) ci sono anche la maggiore longevità stimata in circa 80.000 ore e la migliore visibilità sia diurna che notturna.
Questo il testo del comma 8-bis inserito nell'articolo 41 del Codice della Strada:
«A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, nelle lanterne semaforiche, le lampade ad incandescenza, quando necessitino di sostituzione, devono essere sostituite con lampade a basso consumo energetico, ivi comprese le lampade realizzate con tecnologia a LED. Le lampade da utilizzare nelle lanterne semaforiche devono avere marcatura CE e attacco normalizzato E27 e assicurare l'accensione istantanea.
La loro sostituzione deve essere eseguita utilizzando la struttura ottica della lanterna semaforica gia' esistente ove cio' sia tecnicamente possibile senza apportarvi modifiche. Le lampade realizzate con tecnologia a LED, in caso di rottura anche di un solo componente, devono spegnersi automaticamente in modo da garantire l'uniformita' del segnale luminoso durante il loro funzionamento».