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Se non vedo, non credo, diceva San Tommaso, perché a fidarsi troppo ci si può ritrovare nei guai. Oppure in un ingorgo nel fango, come è accaduto a domenica scorsa a Denver, negli USA, dove la freeway per l’aeroporto bloccata da un incidente aveva convinto un centinaio di automobilisti a seguire il percorso alternativo suggerito Google Maps.
Gli ancora ignari utenti hanno seguito dunque il suggerimento del navigatore di “Big G”, ritrovandosi però su una strada privata di campagna resa impraticabile dal fango creatosi per via delle piogge dei giorni precedenti. Risultato: tutti bloccati e impossibilitati a tornare indietro o a proseguire fino all’arrivo dei soccorsi.
Come è potuto succedere? Lo ha spiegato la stessa Google al magazine online Gizmodo: «La strada non era elencata come privata. Prendiamo in considerazione molti fattori al momento di determinare i percorsi di guida, tra cui la dimensione della strada e l'immediatezza del percorso. Possono però sorgere problemi a causa di circostanze impreviste, come quando le condizioni meteorologiche influenzano la qualità delle strade. Incoraggiamo tutti i conducenti a seguire le leggi locali, a stare attenti e a usare il loro miglior giudizio durante la guida».