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I problemi tecnici e gli intoppi burocratici legati al sito per richiedere il bonus per l'acquisto dei seggiolini anti-abbandono continuano: il sito www.bonuseggiolino.it è andato in tilt subito dopo essere stato ufficializzato per l'eccesso di tentativi di accesso da parte dei richiedenti.
Si erano già registrati dei ritardi: la data del 20 febbraio, finora indicata come l’inizio per l’attivazione delle procedure di rimborso, era slittata di un giorno per i richiedenti: ieri l'accesso era stato consentito solo ai rivenditori che volessero registrare il proprio punto vendita sulla piattaforma informatica incaricata della gestione del processo. Non risultava nemmeno raggiungibile il sito specifico studiato da Sogei, al quale i genitori o gli altri soggetti esercitanti la responsabilità genitoriale devono iscriversi per richiedere il bonus di 30 euro previsto per l'acquisto di un dispositivo antiabbandono per minori fino a quattro anni d’età.
Era facile prevedere un ingorgo delle richieste, visto che i fondi stanziati dal Governo (15,1 milioni di euro per il 2019 e 5 milioni per l’anno in corso), verranno erogati fino a esaurimento delle risorse e potranno soddisfare solo una percentuale di molto inferiore al 50% di tutti gli acquisti legati al dispositivo di sicurezza.
Quindi saranno i più rapidi con la tastiera ad assicurarsi la possibilità del rimborso, fissato in 30 euro per ciascun dispositivo da acquistare.
Sarà possibile accedere alla piattaforma di registrazione tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale: andranno poi inseriti i dati del bambino, compreso codice fiscale.
Il contributo sarà erogato tramite rilascio di un buono di spesa elettronico da spendere presso gli esercizi convenzionati, già registrati sulla piattaforma, entro 30 giorni, trascorsi i quali verrà annullato; ma una volta scaduto, potrà essere richiesto di nuovo, sempre attraverso la piattaforma.
Per gli acquisti effettuati prima del 20 febbraio, il rimborso va chiesto entro 60 giorni dall'entrata in funzione della piattaforma: in questo caso, l’accredito avverrà sul conto corrente bancario indicato dal richiedente, con specifica del codice IBAN; andrà allegata la copia dei giustificativi di spesa (scontrino fiscale o fattura), che attesti l'acquisto del dispositivo e qualora nel documento non fosse presente la dizione «dispositivo anti-abbandono», sarà possibile ovviare con un'autodichiarazione.
Il rimborso della spesa per i dispositivi già acquistati verrà accreditato entro 15 giorni dalla richiesta sulla piattaforma Sogei.
La norma che prevede l’obbligo dei dispositivi antiabbandono per il trasporto in auto di bambini fino a quattro annoi d’età è in vigore dal 7 novembre scorso; per i trasgressori non sono al momento applicate sanzioni, ma la sospensione del periodo transitorio scadrà il prossimo 6 marzo.
Dopo tale termine, sono previste multe salate per chi non rispetterà la norma.