Secondo Tavares e De Meo, la Francia è "autofoba"

Secondo Tavares e De Meo, la Francia è "autofoba"
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I due amministratori delegati di Case francesi, parlano prima del Salone di Parigi, con qualche riflessione forte
3 ottobre 2022

Le agenzie battono una notizia quasi incredibile oggi, fermandosi a certi titoli. Per dei grandi capi d’industria automobilistica, come Tavares e De Meo, l’auto avrebbe perso tutto il proprio “bello” in terra francese.

Le dichiarazioni arrivano dai massimi dirigenti di Case come Renault, Peugeot, Citroen e altri marchi legati alle stesse. L’occasione è il Salone di Parigi, dove giocano in casa, ma il tono è un po’ critico verso la nazione. Alla base il processo di transizione all’elettrico, con il termine europeo 2035.

Tavares ne parla definendo "un peccato aver affrontato l'argomento al contrario, partendo dalla produzione di auto e tralasciando la questione dell'energia e delle infrastrutture. Se le auto elettriche costano tanto, saranno elitarie, la classe media non potrà accedervi e avremo un problema di stabilità. Se non vendiamo quote sufficienti, non avremo impatto sul pianeta (di riduzione emissioni, ndr)”.

Si parla poi di infrastrutture, di città che dovranno accogliere le BEV ma non sono pronte, anzi. In questo caso è Parigi ad aver fatto scattare la rincorsa al titolo, avendo i due AD rilevato una certa antipatia crescente per le auto, causa lo stress che vivono gli automobilisti in città.

"Perché ci sono così tanti francesi che amano le loro auto in un Paese che è fondamentalmente autofobico?" si è chiesto Tavares. Con De Meo che lo appoggia quando diche che in Germania non è così: "Ho lavorato alla Volkswagen e all'Audi. Lì c'è un orgoglio per l'industria automobilistica che non esiste in Francia".

Questione di libertà di movimento e città che non hanno più posto per le loro auto, con il passare dei decenni sempre meno a loro agio in ambienti saturi. “Alcune persone hanno iniziato a provare antipatia per le auto”. Ricorda De Meo.

“Dobbiamo proporre soluzioni, a condizione che la società accetti che la libertà di movimento rimanga un asse fondamentale del nostro stile di vita. Creeremo un forum per la libertà di movimento”, ha annunciato l’Ad di Stellantis, con De Meo pronto ad aderire.

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