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Quella lunga scena di inseguimento per le vie di San Francisco, a riguardarla bene dopo 24 anni, ha qualche dettaglio di incongruenza. Poco male, sono i limiti del cinema. Che conta è l’effetto stupore per il rischio e l’azione, ma anche per il risultato di “paga”. Quella che il defunto Sean Connery nel ruolo di un cattivo capitano Mason, collega di quel Bond che non gli competeva più, dava al suo nemico di scena, Nicolas Cage.
L’ex-007 guida un Humvee rubato, 100% americano che “spacca tutto” a vola senza limiti nelle vie facendo danni. Il nipote d’arte invece, nel ruolo del dottor Goodspeed (buonavelocità…) è al volante di una gialla Ferrari cabrio, F355 con capote nera e motore V8 3.5.
L’auto del Cavallino, nel film, non riesce a star dietro al grosso mezzo para-militare guidato da un anziano, appena uscito di galera su strade affollate a lui sconosciute… Nel film e per questioni di pilotaggio: l’anziano era comunque un agente segreto inglese, l’inseguitore verosimilmente, un americano che girava normalmente in città con un SUV.