Se vince Donald Trump sono (altri) guai per Stellantis che delocalizza in Messico

Se vince Donald Trump sono (altri) guai per Stellantis che delocalizza in Messico
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Se Donald Trump dovesse essere eletto, non esiterebbe a imporre dazi pesanti a Stellantis qualora il gruppo decidesse di spostare parte della forza lavoro in Messico
5 novembre 2024

Oggi è il gran giorno delle elezioni presidenziali statunitensi, e se il candidato repubblicano Donald Trump dovesse prevalere su Kamala Harris, avrebbe in serbo provvedimenti pesanti per Stellantis. Secondo quanto riporta Reuters, Trump nel corso di un comizio in Michigan ha spiegato che nel caso in cui venisse eletto imporrebbe dei dazi del 100% qualora il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA dovesse decidere di spostare parte della sua forza lavoro negli Stati Uniti in Messico. 

L'invettiva di Trump nei confronti di Stellantis è stata innescata dall'osservazione fatta da uno degli speaker presenti sul fatto che Stellantis mandi veicoli prodotti da Chrysler, uno dei marchi del gruppo, in Messico. "Dite a Stellantis che se hanno intenzione di spostarsi in Messico imporremo loro dazi del 100% su ogni veicolo venduto... e così non si muoveranno", ha commentato Trump. Nello stabilimento messicano di Stellantis vengono attualmente prodotti le Jeep Wagoneer e i pick-up del marchio Ram.

A ben vedere, comunque, l'invettiva di Trump contro Stellantis è un monito anche per altre grandi realtà del settore automotive americano. Anche Ford e General Motors, infatti, hanno delocalizzato parte della propria produzione in Messico, attratti dai ridotti costi del lavoro. E le parole di Trump sembrano un tentativo dell'ultimo minuto di portarsi a casa il consenso da parte dei lavoratori esasperati del gruppo, anche se Shawn Fain, il leader del principato sindacato automotive americano, UAW, si è schierato apertamente a favore di Harris. 

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