Autovelox. Arriva Scout Speed, l’occhio che non perdona

Autovelox. Arriva Scout Speed, l’occhio che non perdona
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Nuovo alleato delle Forze dell’Ordine: Scout Speed è il più sofisticato dei sistemi, capace di operare a 360 gradi
9 agosto 2016

Sono tre i moschettieri chiamati a sorvegliare il traffico ed aiutare le Forze dell’Ordine nel controllo dei veicoli in transito: ai noti Tutor ed Autovelox, si aggiunge ora Scout Speed, sistema di monitoraggio che ha fatto il suo esordio operativo in grande stile proprio in coincidenza del primo, affollato week-end di agosto sulle strade italiane.

I nuovi dispositivi, abilitati al controllo in movimento della velocità, sono montati sulle vetture della Polizia Stradale e di molte Polizie Locali, compresa quella romana, impiegati per servizi di controllo con vetture in “divisa“ ma anche su mezzi in borghese, privi di contrassegni d'identificazione.

A differenza degli Autovelox fissi e mobili che verificano l'andatura istantanea al passaggio dei veicoli, e dei Tutor che misurano sia quella istantanea al passaggio sotto un portale sia quella media tra due, lo Scout Speed (prodotto dalla Sintel Italia di Pomezia) rappresenta un micidiale upgrade, in quanto è in grado di rilevare l'andatura di tutti i veicoli intorno alla pattuglia (in movimento o ferma che sia), anche di quelli che procedono nel senso di marcia opposto, con un raggio d'azione a 360 gradi.

Ma, soprattutto, a differenza rispetto ai primi due sistemi, la cui operatività deve essere segnalata da cartelli e la cui presenza è indicata per scopi educativi sul sito della Stradale (www.poliziadistato.it), la presenza a bordo dello Scout Speed può non essere segnalata agli utenti della strada.

Ed infatti non viene indicata, rappresentando così un concreto pericolo per tutti gli automobilisti dal “piede pesante“, anche anche perché gli apparecchi come il Coyote o i navigatori con informazioni “live“ sui punti di rilevamento della velocità sono impotenti se la pattuglia di controllo è in movimento.

Al momento gli Scout Speed, il cui costo singolo fiora i 50.000 euro, attivi in Italia sono circa una sessantina: il sistema comprende un sistema di telecamere e sensori che garantisce il controllo su tutti i lati del mezzo di pattuglia, in grado di riprendere filmati e scattare fotografie georeferenziate delle targhe dei veicoli che commettono infrazioni.

Difficile, anzi quasi impossibile, è poi “sgamare“ gli Scout Speed all’opera quando sono installati su vetture in borghese.

Scout Speed può effettuare controlli su più veicoli simultaneamente ed operare in ogni momento e con visibilità ridotta, quindi anche di notte.

Per verificare la presenza sul territorio degli Scout Speed è utile una visita al sito dell’azienda che li produce, dove sono indicate le amministrazioni locali di cui è fornitrice: se abitate a Roma, Cesena, Firenze, Mortara (PV), San Donà di Piave (VE), Solesino (PD), nella provincia di Piacenza o in diversi comuni del modenese come Sassuolo, Fiorano, Formigine e Maranello, senz’altro su quelle strade ci sono Scout Speed all’opera.

E presto arriveranno gli amari frutti del loro lavoro...

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