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Questo weekend si torna finalmente in pista. Non solo la Formula 1 scalda i motori, anche il FIA World Endurance Championship è pronto a dare il via alla stagione 2024. Ci saranno veramente tante novità, dalle categorie ai team, ma anche tanti piloti di un certo calibro che si sono aggiunti alla griglia di partenza del WEC, che ha dato un assaggio di quello che ci attenderà sabato 2 marzo, quando si disputerà la 1812 Km del Qatar, con il prologo che si è svolto lunedì e martedì. Vediamo insieme quali sono i punti salienti di questa stagione che si prospetta più competitiva ed agguerrita che mai.
Siamo finalmente giunti alla vigilia del primo appuntamento stagione del FIA WEC. Prima di parlavi di quanto accaduto in pista nei due giorni del prologo, è giusto elencare le novità che debutteranno in questo 2024, dato che la categoria ha subito diversi cambiamenti nel corso dei quattro mesi di pausa invernale. La prima delle tante è il debutto proprio della pista di Lusail nel calendario del WEC, sono si sono tenuti anche i test, e che sarà sede della 1812 Km del Qatar, gara inaugurale della stagione. La seconda, invece, riguarda i nuovi costruttori che si sono iscritti nella Entry List del 2024 in categoria Hypercar. Il ritorno di Ferrari, con lo straordinario successo della 24 Ore di Le Mans, oltre all’introduzione delle LMDh, prototipi molto meno costosi rispetto alle LMH, ha spinto molti costruttori ad entrare nel WEC, un campionato che sta vivendo una crescita esponenziale, diventando un’ottima vetrina, oltre che banco di prova e sviluppo, anche per il mondo stradale. Oltre al Cavallino Rampante, Toyota, Porsche, Peugeot e Cadillac, quest’anno ci saranno anche Isotta Fraschini, Alpine, Lamborghini e BMW. Ulteriore novità che riguarda il mondo della squadra di Maranello è che in pista ci saranno ben tre Ferrari 499P: due di Ferrari – AF Corse, la numero #50 e la #51, ed una gestita privatamente da AF Corse, la #83 con Robert Kubica, Yifei Ye e Robert Shwartzman, ben distinguibile grazie al trionfo di giallo Modena sulla livrea. Si aggiungerà anche un’altra Porsche 963 del Team Jota che ha raddoppiato le sue forze in pista dati i successi dello scorso anno. Tra i piloti dell’equipaggio spicca anche quello di Jenson Button, ex campione di Formula 1.
I debuttanti assoluti saranno, dunque, Alpine, Isotta Fraschini e Lamborghini. BMW ha avuto già modo di scendere in pista con l’IMSA, il campionato endurance americano, famoso per la 24 Ore di Daytona. Nonostante dei problemi di affidabilità e prestazione, le BMW M Hybrid V8 sono riuscite ad ottenere anche una vittoria. Nel WEC i due prototipi saranno gestiti da Team WRT, con alla guida della #15 Raffaele Marciello, Dries Vanthorr e Marco Wittman, mentre sulla #20 Sheldon Van Der Linde, René Rast e Robin Frijns. Lamborghini schiererà la SC63 numero #63 con Mirko Bortolotti, Daniil Kyvat ed Edoardo Mortara. Alpine, invece, affiderà le due nuove A424 a Paul-Loup Chatin, Ferdinand Habsburg e Charles Milesi sulla #35, e Mick Schumacher, Matthieu Vaxivierre, e Nicolas Lapierre sulla #36. Isatta Fraschini scende in pista con un solo prototipo con Serravalle, Bennet e Vernay.
All’ultimo appuntamento in Bahrain abbia detto addio a due categorie che hanno fatto la storia del WEC, le LMP2 e le LMGTE. Al loro posto ci sarà la classe GT con le LMGT3, dove saranno schierate due vetture GT3, adattate secondo un pacchetto proposto dal costruttore, per ogni marchio. Saranno in pista nove costruttori diversi, ovvero Aston Martin, Ferrari, Corvette, Porsche, Lexus, Lamborghini, Ford, McLaren e BMW. Proprio per la casa tedesca, sempre con il team WRT, correrà Valentino Rossi a bordo della BMW M4 LMGT3. Sarà un debutto per il Dottore, vincitore di nove titoli mondiali in MotoGP, nel mondo delle gare endurance del WEC, arrivato dopo due stagioni nel GT World Challenge Europe, prima con Audi e con BMW poi.
Detto questo, concentriamoci ora sui test che ci hanno fornito dei dati da prendere veramente con le pinze. Come accade anche in Formula 1, il lavoro è diversificato team per team, dunque veramente difficile poter fare paragoni o trarre conclusioni. Ma ricordiamoci anche che in una categoria endurance non è il giro secco a fare la differenza, ma il passo gara. Inoltre, si saranno sicuramente nascosti per evitare modifiche al BoP (Balance of Performance) in vista della 1812 Km del Qatar di questo weekend. Nel prologo che si è svolto lunedì e martedì, slittato di due giorni dal programma iniziale per dei ritardi nelle consegne del materiale dei team per via della crisi nel Mar Rosso, ad aver chiuso con il miglior tempo è stata la Porsche 963 #5 del team ufficiale Penske Motorsport. Inseguono la prima posizione rispettivamente Peugeot, Cadillac e Ferrari. Le prestazioni della casa di Stoccarda sono state ottime anche per quanto riguarda il team privato, ovvero Jota. Sembrerebbe dunque che siano riusciti a sviluppare al meglio il proprio prototipo per mettersi a caccia del titolo mondiale.
Ferrari e AF Corse hanno piazzato nel corso dell’ultima sessione disputata le tre 499P in terza, quarta e quinta posizione, rispettivamente #83, #51 e #50. Ricordiamo che nel corso della pausa invernale il team di Maranello ha deciso di non sviluppare il prototipo, ma concentrarsi sul capire ancora più a fondo il pacchetto già a loro disposizione. Anche Cadillac ha svolto un ottimo lavoro portando la propria V-Series.R sempre nella top 5. Una conferma a quanto già visto nell’IMSA e la scorsa stagione, sarà fondamentale attendere gli sviluppi alla vettura che arriveranno nel corso del campionato. Toyota sembra essere ancora in difficoltà nonostante il titolo dello scorso anno, ma stiamo considerando il giro secco. Gli stint simulati, però, hanno evidenziato un passo costante ma, soprattutto, un degrado gomma bassissimo per i giapponesi. Il fattore pneumatici sarà fondamentale in questa prima gara essendo Lusail un tracciato che porta allo sfinimento la mescola, come visto anche in occasione del Gran Premio di Formula 1 del 2023.
Nelle LMGT3 è stata l’Aston Martin della D’Station Racing a mettersi davanti a tutte in categoria. Le Ferrari però le sono state molto vicine per tutte le sessioni, in particolare la 296 GT3 numero #54 di AF Corse. Il lavoro per questa nuova classe nel corso del prologo è molto difficile da analizzare perché quasi tutti i team, compresa BMW con Valentino Rossi, si sono concentrati prevalentemente sul passo gara, con lunghi stint, e molto meno sul giro secco per la pole position. Questo ci permetterà di vivere con maggiore adrenalina la 1812 Km del Qatar del 2 marzo.