Sconti autostrade: abbiamo calcolato quanto (poco) si risparmia

Sconti autostrade: abbiamo calcolato quanto (poco) si risparmia
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Quanto si risparmia nella vita di tutti i giorni con il nuovo sconto del 20% applicato ai pedaggi autostradali? Lo abbiamo calcolato e ne abbiamo scoperte delle belle...
17 febbraio 2014

Sono trascorse soltanto poche settimane da quando il governo, per bocca del Ministro dei Trasporti Lupi, annunciava a gran voce lo sconto del 20% per i pendolari che utilizzano quotidianamente le autostrade.

 

Non avevamo esitato sottolineare che dietro a quell'annuncio accompagnato da squilli di tromba e titoloni sui giornali c'era ben poca sostanza, tanto da far risultare lo sconto non solo una presa in giro bella e buona ma anche un “contentino” dal sapore umiliante se paragonato alle ben altre politiche di sconto messe in atto da altri operatori che si occupano del mondo dei trasporti (Ferrovie, Traforo del Bianco ecc...).

Quanto si risparmia veramente

In ogni caso, una volta comunicate le cervellotiche modalità con cui è possibile ottenere lo sconto sul pedaggio autostradale, abbiamo deciso di andare a verificare nella pratica quanto si risparmia effettivamente.

 

Per farlo abbiamo preso in esame il caso di un automobilista – o perché no, di un motociclista visto che le due ruote pagano inspiegabilmente tanto quanto le auto in Italia – che per motivi di lavoro si trova a percorrere quasi tutti i giorni, durante la settimana, la tratta dalla barriera di Lodi a quella di Milano Sud, sull'autostrada A1 Milano – Napoli. Il pedaggio per la singola tratta, in questo caso, è di 2,20, quindi di 4,40 euro al giorno se si considera il viaggio andata e ritorno.

autostrada casello pedaggio 1280
Se si tiene conto del costo mensile del Telepass, dispositivo fondamentale per usufruire dello sconto, si scopre che il risparmio è meno di quello annunciato

Sconto del 20%? Non proprio

Applicando le logiche previste dallo sconto ne abbiamo scoperte delle belle. Nel caso in cui il nostro automobilista-motociclista, si ritrovi a lavorare 20 giorni in un mese infatti (40 viaggi andata e ritorno) – una condizione molto frequente visto che spesso si lavora 5 giorni a settimana per quattro settimane – lo sconto applicato sarebbe pari a 15,77% e non del 20% come annunciato.  Questo avviene perché fino a 20 transiti mensili non viene applicato nessuno sconto. A partire dal 21° transito lo sconto - per tutti e 21 i viaggi effettuati - sarà dell'1% e crescerà linearmente (2% del pedaggio complessivo per 22 transiti effettuati, 3% per 23 viaggi nel mese) fino a uno sconto del 20% del pedaggio maturato dopo il 40° transito. 

 

Come mostra la nostra tabella quindi il nostro automobilista-motociclista, che per 20 giorni di lavoro dovrebbe pagare 88 euro di pedaggi, può usufruire di uno sconto di 17,60 euro, a cui però non si può fare a meno di sottrarre il contributo fattura mensile di 3,72 euro* richiesto per avere il Telepass, dispositivo senza al quale non è possibile usufruire degli sconti. Su 88 euro quindi il risparmio è di 13,88 euro (17,60 di sconto – 3,72 di contributo fattura), che corrisponde ad uno sconto del 15,77%!

Anche nella migliore dell'ipotesi però, con il nostro automobilista-motociclista che effettua più di 46 viaggi mensili, abbiamo scoperto che lo sconto non è comunque pari al 20% dichiarato dal governo

 

Anche nella migliore dell'ipotesi però, con il nostro automobilista-motociclista che effettua più di 46 viaggi mensili, che corrispondono a 23 giorni lavorativi, abbiamo scoperto che lo sconto non è comunque pari al 20% dichiarato dal governo. Il provvedimento dice che chi fa 41 viaggi avrà su tutti e 41, e sino al 46° viaggio (i giorni lavorativi in un mese sono al massimo 23) lo sconto del 20% ma come evidenzia nuovamente la nostra tabella vediamo che le cose non stanno proprio così. 

telepass
I costi del Telepass, a seconda della banca dell'intestatario del contratto, possono prevedere anche delle commissioni bancarie, che ridurebbero ulteriormente la portato dello sconto

101 euro di pedaggi al mese? Risparmi 16,50 euro...

Ipotizzando un mese di 23 giorni lavorativi, il nostro automobilista-motociclista pagherebbe per la tratta A/R Lodi-Milano Sud un totale di 101,20 euro al mese. Lo sconto, applicato a tutti e 23 i viaggi è pari in questo caso a 20,24 euro, ma anche qui non possiamo evitare di tener conto del contributo fattura Telepass mensile* (3,72 euro). Il risparmio scende quindi a 16,52 euro (20,24 di sconto – 3,72 contributo fattura) e cioè ad una percentuale del 16,32%!

 

Lo sconto risulta ancora più esiguo nel caso in cui il nostro automobilista-motociclista si rechi al lavoro “solamente” 15 giorni in un mese, effettuando quindi 30 viaggi considerando l'andata ed il ritorno. Con una spesa di 66,00 euro, in questo caso lo sconto sarebbe solamente di 6,60 euro. Sottraendo 1,26 euro di canone Telepass** si ottiene un risparmio di soli 5,34 euro, che corrispondono ad uno sconto dell'8,09%, ben lontano da quel 20% annunciato da Lupi.

Il pedaggio delle moto è inspiegabilmente pari a quello delle auto, a differenza di quanto avviene in altri Paesi europei, per esempio in Francia

Senza considerare le commissioni sull'addebito di alcune banche...

Bisogna precisare inoltre che alcune banche prevedono, per ciascun addebito Telepass sul proprio conto corrente, una commissione*** che non può comunque superare il valore massimo di 1,55 Euro. In questi casi al risparmio bisognerebbe sottrarre anche la commissione prevista dalla propria banca con il risultato di ridurre ulteriorormente la percentuale di sconto.

autostrade caselli
Anche l'Adiconsum si è scagliata, tardivamente, contro gli sconti, definendoli "irrisori"


Abbiamo calcolato quindi che lo sconto del 20% annunciato dal governo, oltre a risultare già di per sé molto contenuto ed utilizzabile da una ristrettissima cerchia di automobilisti-motociclisti che percorrono abitualmente l'autostrada – sono tagliati fuori, in pratica, gli autotrasportatori o comunque tutti coloro che percorrono una distanza superiore ai 50 km – non risulta per giunta corretto.

Itenerario diverso da quello quotidiano? Niente sconto

Ricordiamo inoltre che per usufruire degli sconti bisogna riscontrare a fine mese sulla fattura Telepass un "itinerario bloccato", ovvero un percorso identico per ogni giorno per cui vale lo sconto. Basta non eseguire l'itenarario "da pendolare" perché si è ammalati o perché un incidente o una coda costringe a prendere un'uscita autostradale diversa da quella quotidiana per non vedersi conteggiato in fattura il passaggio al casello valido per accumulare lo sconto. 

Non si interviene da anni, mentre le tariffe autostradali continuano a salire e gli sconti, purtroppo, si vedono con il lanternino

Adiconsum critica gli sconti: "E' l'elefante che partorische il topolino"

Intanto anche l'Adiconsum si scaglia - tardivamente - contro il governo che ha varato gli sconti autostradali, che viene descritto come “l'elefante che partorisce il topolino”. «Ancora un volta, nel nostro Paese, a fronte di un problema sociale, i provvedimenti adottati si rivelano insufficienti e irrisori» dichiara Pietro Giordano, Presidente nazionale Adiconsum. 

autostrada a14 tre corsie fano senigallia
Gli sconti, davvero irrosori, arrivano dopo nuovi aumenti sui pedaggi


«I mancati investimenti nel trasporto pubblico e il marcato sviluppo delle periferie hanno prodotto un ricorso alla mobilità individuale senza precedenti, causando congestionamento del traffico, disagi e costi su costi ai pendolari. A questa che è diventata una vera e propria emergenza sociale – prosegue Giordano – non si può rispondere con sconti irrisori dei pedaggi, dopo gli aumenti appena entrati in vigore anche del 15%».

Perché moto e auto pagano uguale?

Mettendo nero su bianco l'esiguo risparmio di un ipotetico automobilista-motociclista, abbiamo inoltre fatto emergere con chiarezza un altri due dati di fatto sconfortanti. Il primo, già sottolineato in apertura, riguarda il pedaggio delle moto, inspiegabilmente uguale a quello delle auto, a differenza di quanto avviene in altri Paesi europei, per esempio in Francia. 

Il Telepass è un dispositivo che nel nostro Paese prevede ancora un canone di affitto (1,26 euro al mese, ma solo nella migliore delle ipotesi*), nonostante agevoli dal punto dei vista dei costi non poco la Società Autostrade

Perché si paga per avere il Telepass?

Il secondo invece si riferisce al Telepass, un dispositivo che nel nostro Paese prevede ancora un canone di affitto (1,26 euro al mese, ma solo nella migliore delle ipotesi*), nonostante agevoli dal punto dei vista dei costi non poco la Società Autostrade, che grazie a questa tecnologia ha potuto ridurre sensibilmente il numero di casellanti stipendiati.  

E la Viacard?

Chi dovesse decidere di non voler avere niente a che fare con commissioni bancarie, canoni di affitto, soglie trimestrali, fatture e quant'altro può sempre decidere di utilizzare la classica Viacard - che in ogni caso non permette però di accedere agli sconti - ma anche in questo caso occorono alcune precisazioni. Le tessere Viacard sono pagate in anticipo e per le autostrade corrispondono quindi a denaro contante che entra subito nelle casse della società, mentre il relativo servizio verrà effettivamente erogato in tempi successivi, a volte di mesi.  

camion autostrada tutor
Anche nella migliore delle ipotesi, con 23 giorni lavorativi mensile e 46 passaggi, lo sconto non arriva a toccare il 20%

 

Nelle varie tessere Viacard inoltre rimane spesso un "resto"  che non è noto a priori e che in molti casi non viene più esigito, rimanendo intrappolato per sempre nella tessera. Spesso automobilisti e motociclisti iniziano ad utilizzare una nuova tessera Viacard senza esaurire completamente quella precedente perché non ne conoscono più l'importo contenuto ancora spendibile. Si tratta spesso di pochi spiccioli, centesimi di euro, che se però vengono sommati fanno emergere una somma non indifferente per la società Autostrade, che incamera automaticamente senza però aver offerto alcun tipo di servizio.

 

Se quando si finisce il credito si ha poi la fortuna di avere un'altra Viacard con cui saldare il conto del pedaggio non bisogna dimenticare che si può inserire soltanto un'altra tessera oltre a quella appena esaurita. Se malauguratamente anche la seconda scheda non dovesse avere più credito non si può più intervenire. L'unica possibilità è quella di premere il bottone e richiedere lo scontrino con cui poi saldare il pedaggio. Se si esaurisce il credito su una Viacard poi non pensate di poter terminare il pagamento con un bancomat o una carta con servizi Fast Pay abilitati. Questo servizio infatti, almeno se ci si trova nella corsia blu riservata alle sole Viacard (con il terminale che accetta solo tessere e non banconote e monete), non è consentito. L'unica possibilità rimane quella di terminare il pagamento solo ed esclusivamente con una Viacard.

 

Sono tutti aspetti su cui non si interviene da anni, mentre le tariffe autostradali continuano a salire e gli sconti, purtroppo, si vedono con il lanternino.

 

sconti tabella definitiva

 
*Superando i 258,23 euro di spesa a trimestre, è prevista una quota associativa di 3,72 euro al mese, cifra che si raggiunge teoricamente nel caso degli esempi che prendono in considerazione i 20 ed i 23 giorni lavorativi, con rispettivamente 40 e 46 passaggi. 
 
**In questo caso, con solo trenta passaggi, non si supera teoricamente la soglia di 258,23 euro di spesa, quindi non è prevista la quota associativa di 3,72 euro, ma solamente il canone mensile di 1,26 euro.

 

***Alcune banche prevedono, per ciascun addebito sul conto corrente, una commissione che non può comunque superare il valore massimo di 1,55 Euro. Occorre informarsi presso la vostra banca per conoscere l’effettivo importo di tale commissione.

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