Schuppan Porsche 962 CR

Schuppan Porsche 962 CR
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Torna il mostro di Le Mans…
20 novembre 2005

La nuova Bugatti Veyron? Certo, è la supercar più veloce di sempre, ma non la più esclusiva, e a dispetto del milione di euro chiesto per mettersela in garage non è nemmeno la più costosa… Questi primati, infatti, continuano ad appartenere di diritto alla Schuppan 962 CR, trasformazione stradale dell’omonimo prototipo progettato e costruito da Porsche per dominare il mondiale Endurance a metà degli anni Ottanta. Un autentico mostro insaziabile di vittorie, se è vero che a Le Mans ha trionfato nell’86 e nell’87, ulteriore evoluzione di quella 956 capace di aggiudicarsi la più famosa 24 ore del mondo per quattro anni di seguito, dall’82 all’86.

Un po' di storia...
Il progetto di mettere su strada una delle vetture da corsa più vincenti e spettacolari di tutti i tempi risale agli inizi degli anni Novanta e si deve alla fantasia di Vern Schuppan, pilota da corsa e quindi piccolo costruttore. L’iniziativa, dunque, aveva carattere strettamente privato, anche se è lecito supporre che un certo appoggio da parte di Porsche ci sia stato, se non altro per la fornitura dei pezzi ad un costo ragionevole. Del resto sul cofano della 962 CR campeggia proprio il cavallino di Stoccarda…
Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di 50 esemplari, ma solo 5 vetture sono state realmente costruite e vendute, tra il 1992 e il 1994.

Un ritorno da star
Qualche lettore, a questo punto, si chiederà perché vi raccontiamo questa storia, oltre dieci anni dopo. Il motivo è presto spiegato: dopo un lungo periodo di oblio, la Schuppan 962 CR è tornata a farsi vedere in pubblico e più precisamente all’MPH 2005, il salone delle auto sportive svoltosi nei giorni scorsi a Birmingham, calamitando su di sé l’attenzione di tutti i visitatori e anche la nostra, perché lo ammettiamo, della 962 CR avevamo perso le tracce anche noi.

 

I primi anni Novanta sono stati un periodo magico per gli appassionati di super sportive, perché sull’onda dello sviluppo economico degli anni Ottanta si erano moltiplicati i progetti per la costruzione di sportive esclusive ad altissime prestazioni. Alcune, come la Mclaren F1, la Bugatti EB110 e la Jaguar XJ220 sono diventate realtà, altri progetti – come la rinascita della Iso Rivolta – sono naufragati prima del tempo a causa del successivo periodo di recessione, che del resto ha penalizzato anche le vendite dei tre capolavori appena citati… Della Schuppan 962 CR, dopo i primi annunci ufficiali, non si era saputo più niente, ma ora sappiamo che cinque esemplari sono stati effettivamente realizzati e venduti, all’incredibile prezzo di circa 1,5 milioni di dollari (dell’epoca…)!

Dalla pista alla strada
Un prezzo realmente folle, ma adeguato ai contenuti tecnici della vettura. Come anticipato, infatti, non si tratta di una vettura ispirata al modello da competizione, ma di una vera e propria conversione di quest’ultimo per l’uso stradale.
Ecco allora che il telaio è una monoscocca in fibra di carbonio, che accoglie in posizione posteriore centrale un sei cilindri biturbo capace di sviluppare 600 CV a 7.000 giri - regime davvero elevato per un propulsore sovralimentato dell’epoca, che ne conferma le origini pistaiole – e 479 Nm a 6.900 giri. Con un peso dichiarato di soli 980 kg la vettura era in grado di raggiungere i 380 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 3 secondi netti. Di fatto, le uniche modifiche apportate riguardano l’altezza da terra (che rimane ridottissima per gli standard di un’auto stradale…) e le dotazioni per il comfort, come l’aggiunta del condizionatore d’aria e dei rivestimenti in pelle nell’angusto abitacolo. Infine, è di serie il secondo sedile, normalmente non presente sulle vetture del Gruppo C (il regolamento dell’epoca prescriveva solamente che doveva esserci spazio a sufficienza per esso).

La carrozzeria, da parte sua, ripropone le proporzioni della 962 da competizione, ma presenta numerose modifiche: i gruppi ottici anteriori di forma tondeggiante vogliono essere un richiamo alle 911 stradali, mentre un diverso fascione anteriore sostituisce l’appuntito spoiler originario; le fiancate, poi, si distinguono per le gigantesche prese d’aria, mentre in coda si nota una riduzione sensibile dello sbalzo posteriore e uno spoiler sempre molto grande, ma con un disegno più tondeggiante.

Insomma, un vero e proprio mostro da pista tutto da domare su strada, potendo contare solo sull’efficiente aerodinamica ad effetto suolo del prototipo di base e sugli enormi pneumatici 255/35 ZR18 all’anteriore e 345/35 ZR18 al posteriore. Sì, perché all’epoca di controllo della trazione ed ESP non se ne parlava nemmeno, per lo meno su una vettura sportiva così estrema.
E forse anche questo - oltre al prezzo e alla difficoltà di girare su strada con una vettura così larga, bassa e quasi priva di visibilità laterale e posteriore - può avere spaventato qualche acquirente. Da parte nostra, comunque, siamo felici di avere rivisto la Schuppan 962 CR e potervela riproporre in tutto il suo splendore!
Resta per altro il mistero di come Schuppan sia riuscito a ottenere l’omologazione per la circolazione su strada, anche se l’esemplare esposto a Birmingham, incredibile ma vero, era conforme alle normative Euro IV !

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