Schumacher 50 saluta Brisighella e 'lancia' il trofeo Bandini 2019

Schumacher 50 saluta Brisighella e 'lancia' il trofeo Bandini 2019
Pubblicità
Passione Rossa racconta l’Uomo Schumacher, oltre al pilota immenso che ha riportato il titolo Mondiale a Maranello dopo 21 anni
1 febbraio 2019

C’è un silenzio assordante che avvolge la vita di Michael Schumacher da quella maledetta domenica 29 dicembre 2013.
Dopo le parole del professor Gerard Saillant a seguito dei due interventi neurochirurgici, di ufficiale in questi anni è trapelato poco, quasi nulla e a rincorrersi sono soltanto false indiscrezioni ai limiti del morboso, oltraggiose nei confronti del Campionissimo di Kerpen e della sua famiglia. Quello che nel tempo è rimasto puro, incontaminato, è l’affetto dei tifosi per il proprio condottiero, mai affievolitosi. Ne è recente riprova ‘il caso’ della mostra Schumacher 50 – Passione Rossa allestita a Brisighella a Palazzo Frontali con le opere d’arte di Filippo Di Maio.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Allievo prima e assistente poi di Franco Villani che lo ha introdotto nel mondo delle corse, Di Maio è divenuto nel giro di pochi anni uno dei fotografi di riferimento nel mondo della Formula 1 fino a quando di lui si accorge Michael Schumacher.
loro diventerà una collaborazione professionale ma soprattutto un’amicizia sincera, merce sempre più rara nel Circus.
A Filippo viene un’idea tanto inedita quanto geniale: raccontare, con immagini particolari e artistiche, la storia d’amore tra Schumi e la Ferrari creando un linguaggio nuovo. Vengono così reinterpretate le foto più significative e spettacolari, stampate su tela e dipinte con colori acrilici o ad olio. Il risultato finale consiste in oltre 50 autentiche opere d’arte in cui le foto sfumano letteralmente in dipinti.
 

Passione Rossa racconta l’Uomo Schumacher oltre al pilota immenso che ha riportato il titolo Mondiale a Maranello dopo 21 anni, capace di ripetersi per altre 4 stagioni consecutive (senza dimenticare i 6 campionati Costruttori vinti). Difficile e soggettivo eleggere una tra queste opere come la più bella: c’è la prima delle 72 vittorie sulla Rossa in Spagna nel 1996, c’è la Ferrari listata a lutto a Monza nel 2001, c’è Corinna, l’adorata moglie, e non manca nemmeno il Sorpasso subito dal Kaiser a Spa ad opera di Mika Hakkinen. Alcune di queste tele sono state siglate anche dallo stesso Michael.

La mostra ha debuttato il 26 dicembre 2018 con una data di chiusura già stabilita: il 15 gennaio. Nel mezzo, la celebrazione –il 3 gennaio- del 50° compleanno di Michael a Brisighella alla presenza di alcuni fan club Ferrari che hanno srotolato l’enorme cuore che ogni anno fa capolino sotto il podio di Monza. Il successo di pubblico è andato oltre ogni rossa aspettativa: il piccolo borgo romagnolo è stato letteralmente preso d’assalto. ‘Sono arrivati in tanti, un po’ da tutta Italia – ha dichiarato Franco Asirelli, patron del Trofeo Bandini nonchè tra le menti di questo progetto - e così ci è sembrato doveroso posticipare la chiusura al 31 gennaio.

Le opere di Filippo Di Maio sono già ripartite per un neverending tour.
….E a proposito del Bandini 2019, Asirelli, sornione, ha svelato soltanto che il vincitore sarà un italiano che corre in Formula 1.

Francesco Tassi
 

Pubblicità