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Con il passare degli anni, la dotazione tecnologica delle auto sta diventando sempre più sofisticata: digitalizzazione e connettività sono le parole chiave che i progettisti usano come riferimento per gli interni delle nuove vetture che approdano in commercio. Sempre più spesso, negli abitacoli delle auto trovano posto generosi schermi per il controllo del sistema di infotainment e in sostituzione del tradizionale quadro strumenti.
La soluzione più estrema vista sinora è quella della Byton M-Byte: lo sport utility, presentato lo scorso anno al CES di Las Vegas, presenta all'interno del proprio abitacolo uno schermo monstre da ben 48", ad occupare l'intera lunghezza della plancia, estendendosi da montante a montante. Una soluzione dalle dimensioni esagerate, che in fondo dimostra come la corsa alla digitalizzazione sia già arrivata all'estremo.
In un futuro prossimo in cui anche le vetture più umili saranno dotate di schermi all'avanguardia della tecnica, i produttori di vetture premium si troveranno ad affrontare una sfida non facile: come offrire soluzioni di lusso che differenzino le proprie auto da quelle più economiche. Il passaggio ai display touch sarà inevitabile anche per queste ultime: dopotutto, gli schermi hanno meno possibilità di rompersi rispetto ai comandi manuali e stanno anche diventando sempre meno cari.
La soluzione per i marchi premium, paradossalmente, potrebbe essere quella di ritornare, almeno in parte, all'analogico: l'adozione sulla plancia di comandi fisici darebbe un tocco vintage alle vetture. Caratteristica, questa, che potrebbe piacere ad una fascia demografica, quella dei clienti meno giovani, che per disponibilità economica si propongono come principali potenziali acquirenti di auto di lusso.
È molto probabile, però, che il futuro porti ad un'ulteriore estremizzazione della dotazione tecnologica delle vetture in commercio. Tra le soluzioni presentate in occasione dell'edizione 2020 del CES di Las Vegas ci sono display olografici e schermi in grado di modificare la propria texture al tatto. Soluzioni sicuramente interessanti, ma che potrebbero essere fonte di distrazione per i conducenti.