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Vi siete mai chiesti come fanno i pompieri a sapere quale punto della carrozzeria tagliare con la cesoia idraulica per estrarre dall'abitacolo le vittime di un incidente? Oltre all'esperienza, si avvalgono della scheda di soccorso, un documento pubblicato ormai da quasi tutte le Case automobilistiche che indica per ogni modello i punti appropriati su cui intervenire per procedere all'estrazione degli occupanti più velocemente e in sicurezza.
Questo perché su ogni auto vi sono parti della carrozzeria più o meno resistenti al taglio, ma anche perché sono presenti componenti a rischio, come cavi ad alta tensione, condotti ad alta pressione, tubi in cui passa il carburante, bombole per i gas degli airbag, che se recisi o perforati possono mettere a repentaglio l'incolumità dei soccorritori e degli stessi occupanti.
Ad oggi la scheda di soccorso non è obbligatoria, ma è fortemente consigliata dalla FIA e promossa da alcuni Automobil Club nazionali, in vista di una sua regolamentazione che la faccia diventare un documento da tenere a bordo per legge.
La scheda di soccorso è uno schema a colori delle dimensioni di un foglio in formato A4 contenente le posizioni dei rinforzi della carrozzeria, delle batterie, dell’airbag, del pretensionatore delle cinture di sicurezza, degli attuatori a gas, delle centraline di comando e altro rappresentati da simboli standard.
Alcuni costruttori adottano un codice QR sul giro porta o sullo sportellino del tappo carburante da leggere con delle apposite app per il soccorso. Si tratta di una pratica lodevole, ma non al 100% efficace perché implica che sul luogo dell'incidente sia possibile acceedere a Internet.
Attualmente è uno standard richiesto in Germania ai costruttori dall'ADAC, ma per fortuna la maggior parte delle Case ha iniziato a diffonderle via Internet in più lingue. Si possono velocemente reperire attraverso il sito dedicato della FIA www.rescuesheet.info, ma anche attraverso il sito www.schedadisoccorso.it creato dall'Associazione Familiari e Vittime della Strada, da cui possono essere scaricate in formato .pdf e stampate a colori. Ogni scheda di soccorso deve corrispondere perfettamente al modello su cui verrà tenuta, considerando anche l'anno di produzione, il tipo di carrozzeria e di alimentazione, soprattutto per le versioni ibride, elettriche o bifuel a metano o GPL.
Al fine di renderla immediatamente individuabile ai soccorritori, la scheda di soccorso va piegata e assicurata sul retro dell'aletta parasole lato conducente, incastrandola nell'apposita asola se presente oppure fissandola con del nastro adesivo, con un elastico o un nastro di velcro.
Al fine di informare immediatamente i pompieri della presenza a bordo della scheda di soccorso, alcuni Automobil Club europei (Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Francia, Svezia, Portogallo e Romania), forniscono gratuitamente su richiesta un adesivo da applicare sul parabrezza. Questo servizio non è ancora offerto dall'ACI, ma si può richiedere uno sticker gratuito alla Associazione Familiari e Vittime della Strada sempre attraverso il sito www.schedadisoccorso.it