Volkswagen Golf GTI 2024: scende in campo e le ha tutte contro. Top e Flop

Le vere modifiche - motore a parte, che vedremo più avanti – sono all’interno, dove la tecnologia regna sovrana con un nuovo sistema di infotainment. Se davanti al guidatore è presente lo stesso display da 10 pollici della versione standard, fa il proprio debutto uno schermo da ben 15 pollici dedicato al sistema di infotainment che, forse, sono fin troppi per un’auto che dovrebbe lasciare il guidatore concentrarsi sulla guida. Il software, peraltro, è dotato di intelligenza artificiale. Sotto allo schermo, poi, restano alcune regolazioni per il clima che, comunque, non sono particolarmente comode da utilizzare durante la guida.

Passiamo però al motore che, per questo modello 2024, lascia alcune perplessità. Se, da una parte, si preannuncia una crescita di potenza, con il 2.0 TSI che dovrebbe passare dai 241 CV attualmente erogati a 265 dall’altra, invece, sparirà il cambio manuale a favore del DSG a 7 marce. Un vero schiaffo agli appassionati della guida “pura”, ma in linea con le attuali tendenze di mercato.

Per quanto riguarda il prezzo, non si hanno ancora i dettagli ma si può presupporre che sarà un po’ più alto rispetto ai 44.750 euro attuali.

Audi S3 Sportback 2024

Un po’ cugina della Golf ma più raffinata e potente, l’Audi S3 Sportback TFSI è l’alternativa ideale per chi ha un budget un po’ più alto e che cerca un prodotto ancora più performante.

Il look, pur essendo sportivo, rimane maggiormente sobrio rispetto alla GTI e, forse, meglio si adatta a un pubblico più maturo. Le lamiere, rispetto alle versioni meno potenti, rimangono invariate, mentre a cambiare ci pensano i paraurti con dettagli neri, che le conferiscono un design più grintoso e, ovviamente, il sistema di scarico a quattro uscite. Belli, poi, i fanali full LED con design a “L” rovesciata.

Passando agli interni, si viene accolti da un ambiente moderno e razionale, con i sedili a guscio molto sportivi che ben si raccordano con una plancia caratterizzata da un design a curva, che ingloba le bocchette dell’aria a tutta lunghezza. La strumentazione è quella ormai conosciuta di Audi, digitale, da 12,3 pollici che, in questa occasione, è abbinata a un display da 10,1 pollici posto al centro della plancia. Curioso poi il posizionamento della bocchetta dell’aria posta sullo spigolo superiore sinistro dell’infotainment. A differenza della Golf, sulla S3, i comandi dedicati alla climatizzazione sono fisici.

Lo spazio a bordo, per quattro occupanti, è buono, mentre per il terzo passeggero al posteriore, a causa del tunnel centrale piuttosto pronunciato che permette il passaggio del differenziale posteriore, la comodità non è garantita. Anche il bagagliaio risente della trazione integrale così, rispetto alle versioni a trazione anteriore, la capacità si ferma a 325 litri. Davvero pochini.

Come per la Golf, anche la S3 non è ordinabile abbinata a un cambio manuale ma la potenza del propulsore da due litri a benzina cresce fino a 310 CV e 400 Nm di coppia, una potenza sicuramente capace di entusiasmare una volta che si è dietro al volante, anche grazie allo scatto da 0-100 in soli 4,8 secondi.

Veniamo al prezzo. Gli optional a listino sono innumerevoli e cari, forse un po’ troppi per un’auto che ha un prezzo di partenza che è di 54.150 euro. L’esclusività, d’altronde, si paga.

Ford Focus ST

Avete voglia di un hatchback pepata ma non avete un budget troppo alto? C’è la Ford Focus ST che, con un mix di prestazioni ed estetica che strizza l’occhio al tuning, è l’unica tra le tre prese in considerazione in questo articolo ad offrire anche il cambio manuale.

Le linee esterne, rispetto alle Focus standard, si distinguono per un design dei paraurti più sportivi, con grandi prese d’aria all’anteriore e doppio scarico al posteriore, assetto ribassato e cerchi in lega da 19 pollici da cui fanno capolino le pinze freno rosse. Molto taglienti, poi, i fari Matrix full LED di serie.

Passando agli interni, la Focus ST convince per i sedili a guscio Ford Perfomance che impiegano alcantara e pelle e che hanno un design parecchio sportivo. L’abitacolo, in generale, è molto razionale, senza fronzoli e forse anche un po’ povero rispetto alle due competitor sopracitate ma, grazie alla strumentazione digitale da 11,2 pollici, abbinato all’head-up display e a un display da oltre 13 pollici dedicato al sistema di infotainment, guadagna un po’ del terreno perso, anche a causa di alcune plastiche un po’ troppo dure. Buono, invece, lo spazio del bagagliaio che arriva a 375 litri.

Come per la Volkswagen, la scelta di integrare all’interno dello schermo dell’infotainment i comandi della climatizzazione rende le operazioni un po’ scomode mentre si è impegnati nella guida.

Cosa muove la ST? A differenza di Audi e Volkswagen, in questo caso, si tratta si un propulsore da 2,3 litri capace di erogare 280 CV e 420 Nm di coppia, scaricati a terra all’anteriore anche grazie al differenziale eLSD. In questo caso, poi, è possibile scegliere tra il cambio manuale a sei marce o un automatico a 7. Lo scatto da 0 a 100 km/h, nel primo caso, è di 5,8 secondi, che salgono a 6 nel caso del cambio automatico.

Il prezzo? Come scrivevamo in apertura, è più basso rispetto ai modelli sopracitati, con un prezzo di partenza di 41.650 euro per la versione manuale.