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I SUV elettrici sul mercato stanno insinuandosi con prepotenza all’interno dei listini delle varie case e i propulsori elettrici vanno a prendere il posto di quelli di grossa cilindrata a benzina o gasolio. Certo, le criticità riguardo i tempi di ricarica e l’autonomia permangono, anche se si può apprezzare un miglioramento generale. Uno dei modelli più recenti è l’Audi Q8 e-tron che va a rinnovare la e-tron lanciata nel 2018.
Oltre al nuovo nome, i cambiamenti sono stati apportati sia a livello estetico che tecnologico, andando a lavorare in maniera puntuale su facilità di ricarica, autonomia ed efficienza.
Se, da una parte, gli ingombri rimangono quelli del modello precedente, con 4,91 metri di lunghezza e circa 2 di larghezza, il coefficiente aerodinamico è migliorato parecchio grazie a soluzioni inedite, arrivando a un CX di 0,27.
A incrementare l’efficienza aerodinamica ci pensano gli elementi attivi incorporati all’interno della calandra e le aperture laterali verticali in corrispondenza dei passaruota. Anche i fari sono inediti, i Digital Matrix Light che, oltre a creare un fascio di luce dinamico, riescono a proiettare sull’asfalto dei segnali di pericolo per il conducente, andando a incrementare l’interazione tra chi guida e il mondo che lo circonda. Degni di nota, poi, gli specchietti digitali che migliorano l’aerodinamica e rendono il design ancora più tecnologico.
Gli interni, rispetto al pre-restyling, non sono stati particolarmente stravolti, rimangono i tre schermi: uno dedicato al cockpit, uno all’infotainment e l’altro alle impostazioni del clima. La sensazione di qualità è davvero ottima e lo spazio a bordo è abbondante, così come quello nel bagagliaio che è di 569 litri.
Cosa c’è sotto al cofano? Con il restyling Audi ha incrementato la capacità del pacco batterie, consentendo di inserire la nuova motorizzazione 50 quattro che impiega una batteria da 89 kWh netti, che manda energia a due motori, capaci di erogare una potenza complessiva di 340 CV e 664 Nm.
L’altra motorizzazione disponibile è dotata di batteria da 106 kWh netti che porta potenza a due motori che, insieme, generano 408 CV e 664 Nm. Se poi si vuole esagerare, c’è anche la SQ8 e-tron che sfrutta tre motori e sprigiona la bellezza di 503 CV e 973 Nm di coppia. Per quanto riguarda l'autonomia garantita dalle batterie la 55 quattro offre 600 km secondo il ciclo WLTP, mentre la SQ8 e-tron ne fa 513 km e la 50 quattro 504 km.
Per quanto riguarda i prezzi, il listino parte dai 79.900 euro della versione 50 e sale fino a 89.900 euro della 55. Per quanto riguarda invece la SQ8, il prezzo è a partire da 104.550 euro.
Sembra una concept car, è enorme e porta con sé una quantità di tecnologia folle, tra cui l’enorme calandra (chiusa) che è in grado di riparare da sola i piccoli graffi. Il design alterna linee rigide a forme più morbide, con i fari sottili che possono essere anche, come optional, a led.
La maneggevolezza di questo bestione da quasi cinque metri e 2.500 kg è garantita dalle quattro ruote sterzanti, che vanno a ridurre di parecchio gli spazi necessari per le manovre nei posti più angusti e incrementano l’agilità tra le curve.
Anche se il design ha fatto storcere il naso a molti, ma qui si parla di gusto personale, il contenuto è indubbiamente all’avanguardia, tra la scocca che combina l’alluminio e l’acciaio alla plastica rinforzata con la fibra di carbonio e la batteria enorme che arriva fino a 111,5 kWh lordi. Tutto, cerchi compresi, è studiato per incrementare l’efficienza e il CX è di solo 0,25: un dato sorprendente se si tiene in considerazione la mole del mezzo.
Passando agli interni, domina la razionalità con tanti dettagli curati, a partire dai materiali della plancia e dai comandi in cristallo utilizzati sul tunnel centrale, che è sospeso. Spiccano poi i due display da 12,3 e 14,9 pollici dedicati alla strumentazione e al sistema di infotainment, integrati all’interno di un unico pannello curvo. Non mancano però dei punti critici, come l’assenza delle maniglie sul tetto, utili quando si deve salire a bordo e in caso di accelerazione, la mancanza di refrigerazione all’interno del vano posto davanti al passeggero e la chiave elettronica che è optional.
Nonostante i quasi cinque metri di lunghezza, il vano bagagli non è particolarmente capiente, con i litri che si fermano solamente a quota 500. Ottima invece la dotazione di ADAS che è molto completa.
Sotto al cofano – no, non c’è spazio per riporre i cavi – sono disponibili tre diverse tipologie di motorizzazione, abbinate a due varianti di batteria. Si parte dalla xDrive40 da 326 CV, dotata di un pacco batterie da 74,1 kWh netti che garantisce oltre 400 km di autonomia e si arriva fino alla potentissima M60 che sprigiona una potenza fino a 619 CV e che garantisce oltre 500 km di range grazie alla batteria da 108,6 kWh netti. Nel mezzo trova spazio la xDrive50 da 523 CV e che impiega lo stesso pacco batteria della M60. Tutte e tre le motorizzazioni, come si può dedurre anche dai nomi, offrono la trazione integrale.
I prezzi? Il prezzo d’attacco è di 84.000 euro per la xDrive40, si sale a 101.500 per la 50, mentre la M60 arriva a quasi 138.000 euro.
È l’ultima arrivata all’interno della gamma di elettriche di Mercedes e ha l’obiettivo di fare concorrenza spietata agli altri due SUV tedeschi sopracitati. A differenza di Audi e BMW le linee della EQE SUV sono molto più tondeggianti, forse un po’ meno sportive, ma parecchio eleganti. La calandra ha una finitura nera satinata cosparsa di piccole stelle (optional), mentre i fari possono anche essere dotati di tecnologia digitale, con tanti piccoli specchi che possono proiettare sulla strada degli avvisi di pericolo per il conducente. Le maniglie, come succede sempre più spesso all’interno del segmento premium, sono a scomparsa, andando a migliorare il CX che, in questo caso, si attesta a 0,25.
Gli interni sono estremamente curati, forse sono quelli più tecnologici tra le tre auto prese in considerazione. Oltre al cockpit digitale, sulla plancia della EQE trova spazio, verticalmente, un display da 12,8 pollici mentre, sulle versioni più lussuose e dietro lauto pagamento (quasi 10.000 euro), si può avere l’Hyperscrren, un pannello composto da tre display che include un cruscotto digitale da 12,3 pollici, uno schermo touch centrale da 17,7 pollici e un display davanti al passeggero da 12,3 pollici. Per non distrarre troppo il guidatore, il display del passeggero funziona solo se c’è effettivamente il secondo occupante a bordo e, se il guidatore si gira a guardarlo, si scurisce. Un po’ scomodi, invecem i pulsanti a sfioro del volante che sono tanti e molto sensibili.
A non brillare per lo spazio a disposizione, anche se le dimensioni esterne sono comunque più contenute rispetto alle altre due pretendenti, è il bagagliaio di 520 litri, anche se è possibile ottenerne 60 extra spostando il divanetto posteriore in avanti.
Cosa c’è sotto al cofano: la versione di accesso, la EQE 300, offre una potenza di 245 CV e un’autonomia di 541 km grazie a una batteria da 90 kWh, a un prezzo di attacco di 91.845 euro. A salire c’è la 350+, con 292 CV e trazione posteriore e la 350 4M che ha la trazione integrale. Prima della AMG EQE 43 4Matic da 476 CV e 470 km di autonomia, che costa quasi 125.000 euro, c’è la EQE 500 4M che di cavalli ne ha 408 e garantisce 540 km di autonomia a un prezzo di 103.700 euro. Per quanto riguarda l’autonomia, in generale, le concorrenti riescono a fare di meglio.
Audi
Viale Gerhard Richard Gumpert, 1
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