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Il mercato dei SUV coupé, negli ultimi anni, si è popolato densamente e, sempre più di frequente, si aggiungono nuovi modelli alla lista, come nel caso della nuova Renault Rafal. Lunga 4,71 metri, larga 1 e 86, alta 1,61 e con un passo di 2,74 metri, la Rafale si piazza appieno titolo tra le competitor del segmento D. Un nome, quello di questo modello, che porta con sé una lunga storia che affonda le proprie radici nell’aviazione, quando nel 1934, a portare questo nome, era il velivolo prodotto da Caudron Renault, capace di raggiungere una velocità di 445 km/h.
Il design porta al debutto delle nuove linee che, all’anteriore, sono caratterizzate da fari molto sottili, con firma a doppia “L”, abbinati a un’ulteriore unità posta verticalmente ai lati del paraurti. Inedita poi anche la calandra, con trama 3-D, formata da tante piccole losanghe. Guardandola lateralmente, la linea posteriore scende molto ripida e ingloba bene il lunotto, sovrastato da un piccolo alettone. Molto dinamici i fari posteriori e il paraurti, che le conferisce un’aria particolarmente sportiva.
Passando agli interni, lo schema che si trova è quello della Meghane E-Tech e non è una cosa negativa. Arriva così anche su questo modello il sistema a L che abbina un display da 12,3 pollici dedicato alle informazioni per il conducente a uno schermo da 12 pollici per il sistema di intrattenimento. Volendo, poi, si può ordinare anche un head-up display da 9,3 pollici.
Oltre all’impiego di rivestimenti in ardesia e sughero, qualcosa di inedito, la nuova Rafale porta al debutto anche un nuovo tetto panoramico in vetro opacizzante che, diviso in 9 sezioni, può essere anche parzialmente oscurato tramite un pulsante, differenziando la trasparenza tra danti e dietro. Non manca, poi, lo spazio per i bagagli, nonostante il tetto spiovente, con una capienza minima di 530 litri.
piattaforma modulare CMF-CD del gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi, la Rafale gode delle quattro ruote sterzanti 4CONTROL che garantiscono un ottimo handling alle alte velocità e una maggiore maneggevolezza nelle manovre in città.Grazie all’impiego della
Cosa c’è sotto al cofano? Al lancio, la Renault Rafale sarà offerta con una motorizzazione full hybrid da 200 CV che sfrutta un motore endotermico a tre cilindri, turbo benzina da 1,2 litri e 130 CV, abbinato a due unità elettriche, una da 70 CV, che adopera una batteria da 2kWh e un’altra che funge da generatore e starter per il funzionamento del cambio.
Successivamente al lancio arriverà un motore dotato di trazione integrale, sempre ibrido, da 300 CV, e una versione plug-in.
Per quanto riguarda i prezzi, i listini non sono ancora stati comunicarti ma dovrebbero partire da 45.000 euro circa, non troppo distanti, quindi da quelli della Espace.
In attesa di un restyling che dovrebbe arrivare a breve, la Cupra Formentor continua a spingere le vendite di Cupra grazie a un mix di design e sportività che piace parecchio, abbinato a un prezzo che, tutto sommato, non è inaccessibile.
Lunga 445 centimetri, alta 151 e larga 184, la Formentor, pur non essendo particolarmente abbondante nelle misure, ha una presenza scenica non da poco grazie al lungo cofano abbinato a un frontale che si erige verticalmente con una generosa calandra esagonale e i fari dal design tagliente.
Tutto evoca sportività, compreso il design posteriore che ingloba l’alettone e un lunotto particolarmente inclinato che, come contro, non garantisce una visibilità ottimale durante le manovre. Meglio, quindi, acquistare il pacchetto con le videocamere. A seconda della versione, poi, cambia il sistema di scarico, che può arrivare ad avere quattro uscite (vere) e un estrattore sportivo.
L’abitacolo è molto razionale, con un tunnel centrale che, oltre ad ospitare il selettore del cambio, molto ridotto nelle dimensioni, ospita pochi altri tasti fisici dato che tutto, o quasi, può essere gestito direttamente attraverso il sistema di infotainment che arriva fino 12 pollici. Fino dalla versione entry level, poi, sono presenti il CUPRA Virtual Cockpit da 10,25” e i sedili sportivi. Volendo avere un abitacolo da vera sportiva, con un sovrapprezzo, si può optare per i sedili a guscio che aggiungono un tocco racing che non guasta affatto. Peccato, però, che alcuni rivestimenti e alcune plastiche non risultino all’altezza.
Lo spazio destinato ai bagagli, nonostante le dimensioni non abbondanti della carrozzeria, non è male, con una capienza massima di 420 litri, che scendono a 367 per le versioni plug-in Hybrid.
A proposito di motorizzazioni, la Formentor è offerta in svariate varianti: si parte dal 1.5 TSI a benzina, abbinato al cambio manuale o al cambio DSG a 7 marce, si sale al 2.0 TSI da 190, 245 o 310 CV, dotati di trazione integrale e si arriva poi alle due declinazioni ibride plug-in da 204 o 245 CV. Non manca, infine, una motorizzazione a gasolio da 2 litri e 150 CV, abbinata alla trazione integrale.
A sfidare il SUV coupé francese è un altro SUV coupé francese, la Peugeot 408. Con il suo stile estremamente personale, con delle dimensioni che sono una via di mezzo tra il segmento C e il segmento D, la 408 strizza l’occhio a un pubblico giovane e dallo spirito sportivo.
Lunga 469 centimetri e alta 148, ha un design parecchio spigoloso, con una calandra ben raccordata al resto della carrozzeria, a forma di trapezio rovesciato e i fari a LED a L rovesciata. Peccato che la tecnologia Matrix sia solo presente sull’allestimenti più costoso. La linea laterale della 408 è estremamente filante, anche grazie ai soli 18 centimetri di altezza da terra e alle profonde nervature delle lamiere. Al posteriore, invece, il lunotto estremamente inclinato, privo di tergicristallo, poggia su una coda dal gusto sportiveggiante, con i fari posteriori caratterizzati da una firma luminosa a tre tagli.
Spostandosi all’interno dell’abitacolo si apprezzano le linee pulite e un aspetto premium, con una qualità percepita molto alta. Il cruscotto digitale, ben incastonato nella plancia, è molto chiaro da leggere e può essere personalizzato, mentre il sistema di infotainment, da 10 pollici, ha una buona grafica ma ha una logica di funzionamento poco intuitiva. Il volante, di piccole dimensioni, è posto in posizione abbassata: comodo durante i lunghi viaggi ma non è facile trovare una posizione di guida che sia subito comoda.
Lo spazio offerto dal bagagliaio è sfruttabile grazie alla forma regolare e i litri a disposizione, a dispetto dal lunotto molto inclinato, è di 471 litri. Nonostante, poi, non ci sia il frazionamento 40:20:40 dei sedili posteriori, c’è una botola bassante nel sedile centrale, così da poter infilare comodamente gli sci.
Le motorizzazioni offerte da Peugeot per la 408 sono sia ibride plug-in, ibride e solo a benzina. Partendo da quest’ultima, si tratta del Puretech130 che sfrutta un propulsore da 1,2 litri e 130 CV, abbinato a un cambio automatico a 8 rapporti. A salire c’è la motorizzazione Hybrid 136 che sfrutta lo stesso propulsore della versione solamente a benzina, abbinato a una batteria da 48V e a un motore elettrico. Per quanto, invece, riguarda la versione plug-in, combina un more elettrico da 81kW a un motore PureTech 1.6 benzina 4 cilindri da 180 CV che, combinati, portano la potenza totale a 225 CV. La batteria, da 12,4 kWh, consente di avere un’autonomia dichiarata in solo elettrico di 63 km.
Quanto costa? Il prezzo di ingresso dell’allestimento base, il PureTech 130 dotato di motorizzazione a benzina, è di 35.050 euro mentre, per la versione ibrida plug-in da 225 CV, il prezzo sale a 50.050 euro.
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