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Prendete la Mercedes Classe C e la Classe E Coupé e fondetele in un’unica auto. Follia? A giudicare dal risultato, crediamo proprio di no. La Casa della Stella ha, infatti, mescolato le due auto della propria gamma e ha fatto il “miracolo”, sfornando la CLE, una specie di CLK rivista in chiave moderna.
Della Classe C in versione berlina, la CLE, ha preso il design, con il cofano movimentato dalle due “gobbe” longitudinali e la linea laterale che va sfumandosi verso la coda. Il muso è un riuscito mix tra eleganza e sportività, con i fari a LED dal design affilato, mentre il posteriore è caratterizzato dai fari, uniti tra di loro, che offrono una firma a LED sottile a forma di “L” rovesciata. Della Classe E, invece, la nuova CLE, prende le dimensioni, anzi, le aumenta. Parliamo infatti di una lunghezza di 485 centimetri, una larghezza di 186 cm e l’altezza di 143. Nonostante sia di un centimetro più lunga della Classe E, il passo rimane quello della C, anche se l’assetto sportivo ribassato la fa sembrare più acquattata sulla strada.
Passiamo però agli interni, punto forte del nuovo modello. Come per la GLC e la Classe C berlina, la tecnologia di bordo non manca e lo schermo dedicato all’infotainment, da 11,9 pollici, unisce idealmente il tunnel centrale alla plancia. Per quanto riguarda il guidatore, invece, è previsto uno schermo digitale da 12,3” e non il Superscreen impiegato sulla Classe E.
I materiali impiegati sono pregiati e, più in generale, la qualità percepita è davvero alta, con un tocco di sostenibilità. Volendo, infatti, si può optare per il tessuto Black Mb-Tex, un filato realizzato con il 65% di materiali riciclato. A proposito di sedili, la CLE offre i sedili riscaldabili, massaggianti e con le casse integrate ma, queste ultime, sono optional e abbinate all’impianto Burmester 3D. Discreto, poi, lo spazio riservato ai bagagli che dispone di una capacità di 420 litri, una quota molto simile a quello della Classe E Coupé.
Per il mercato nostrano, al momento del lancio, le motorizzazioni previste sono due per le varianti a benzina e una a gasolio. Tutte Mild Hybrid. Si parte dalla quattro cilindri e due litri da 204 e 258 CV, per arrivare al ben più sportivo sei cilindri in linea da tre litri che porta la potenza complessiva a 381 CV. Per quanto riguarda invece la proposta a gasolio, la CLE 220d, la potenza combinata si ferma a 200 CV. Niente cambi manuale per nessuna delle motorizzazioni ma solo l’automatico 9G-Tronic a nove marce.
Se per il momento ci si deve “accontentare” di queste proposte, nel prossimo futuro, oltre alla versione a cielo aperto, dovrebbero sbarcare anche le motorizzazioni ibride plug-in e le – come sempre attesissime – AMG.
Per quanto riguarda i prezzi, al momento, tutto tace, ma ci si aspetta una via di mezzo tra la Classe C e la Classe E.
Lanciata nella sua ultima versione a fine 2020, la BMW Serie 4 Coupé ha subito diviso il mondo degli appassionati del Marchio dell’Elica a causa della calandra a doppio rene in versione XXL. Era solo questione di tempo e, dopo poco, la maggioranza delle persone ci ha fatto l’occhio.
Realizzata sulla base della Serie 3, ma con baricentro abbassato di 20 mm e un asse posteriore più ampio, la sua dinamica di guida è da sportiva e il design riflette questa sua peculiarità. I fari a LED sono sottili e hanno l’ormai caratteristica firma luminosa a C, mentre la linea laterale è resa particolarmente filante dal profilo molto spiovente al posteriore.
Grazie al restyling, la Serie 4 Coupé, al proprio interno, ha ricevuto un’iniezione di tecnologia e fa così il proprio debutto il BMW Live Cockpit Plus con BMW Curved Display che va a sovrastare la plancia: è indubbiamente parecchio scenografico e ricco di informazioni.
Già dalla versione di accesso i sedili in tessuto e Sensatec sono in configurazione sportiva mentre, volendo, si può optare per la pelle Merino che, però, è un optional parecchio caro e arriva a costare fino a oltre 4.500 euro. Lo spazio a disposizione per gli occupanti, anche grazie a una lunghezza complessiva oltre 470 centimetri e un passo di 2851 mm, è più che abbondante, così come il bagagliaio che ha una capienza minima di 440 litri.
Cosa c’è sotto al cofano? BMW ha messo a listino ben sette varianti tra motori a benzina e a gasolio. Partendo dai primi, il propulsore da 2 litri e quattro cilindri è declinato in due tagli di potenza: 184 o 245CV, mentre per la 440i è riservato il sei cilindri da tre litri e 374 CV. Per quanto riguarda invece i propulsori a gasolio, sono due le varianti di potenza del motore 2.000, partendo dai 220 CV della 420d, fino ai 286 CV della 430d. Come per la versione a benzina, anche in questo caso è previsto il motore sei cilindri, in grado di sprigionare 340 CV.
Il top di gamma, come sempre, è il modello M, che propone una motorizzazione sei cilindri con una potenza che arriva fino a 550 CV e tanti optional che la rendono perfetta per divertirsi in pista.
Capitolo prezzi. Quello di attacco, che vale sia per diesel sia benzina, è di 56.100 euro, che salgono fino agli oltre 82.000 per la M440. Per quanto riguarda invece la versione M, il prezzo lievita a 105.000 euro.
Se non avete grossi problemi di budget e volete avere sotto al cofano un V8 inserito in una carrozzeria non estrema, la Lexus RCF potrebbe fare al caso vostro. La linea è sportiva, la RCF è ben piazzata a terra grazie a una larghezza di 1845 mm per meno di 140 centimetri di altezza, mentre la lunghezza di poco più di 470 cm garantisce una buona abitabilità al proprio interno.
Il frontale è caratterizzato dalla tipica griglia a clessidra che è accompagnata da una coppia di fari a LED dal design particolarmente tagliente, mentre al posteriore spicca lo scarico a quattro uscite che le regala un’anima pistaiola.
Passando agli interni, soprattutto rispetto alle concorrenti, la RCF soffre un po’ a causa di un layout un po’ vetusto e poco digitale. Il cruscotto abbina una parte virtuale a una analogica e il sistema di infotainment sfrutta un display da 7 pollici gestibile tramite touchpad ma dotato della sola tecnologia di mirroring per gli smartphone. Ciononostante, i materiali e le finiture sono di ottima qualità e i sedili a guscio fanno la loro figura. Un po’ piccolo, però, il bagagliaio da 366 litri. Nonostante il progetto sia abbastanza datato, la versione attualmente in vendita gode dei vari ADAS tra cui il cruise control adattivo.
Ma veniamo alla parte più succosa di questa Lexus, il motore. Anche la versione d’accesso, la Luxury, che ha un prezzo di partenza di 97.500 euro, è dotata del propulsore benzina a otto cilindri disposti a V in grado di sprigionare la bellezza di 464 CV e 530 Nm di coppia.
Molto interessante poi la versione Track Edition, con prezzo a partire da 115.000 euro, che è dotata di sospensioni adattive, alettone posteriore fisso e freni carboceramici. In questa configurazione viene un po’ a mancare l’elemento caratteristico dell’eleganza, in favore di un design da vera auto da pista.
Insomma, se non cercate la “solita” coupé ma qualcosa con un paio di cilindri in più della media, la Lexus potrebbe calzarvi a pennello.
BMW
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