Scende in campo e le ha tutte contro: nuova BYD Dolphin Top e Flop

Se il design degli esterni non è di quelli che fanno girare la testa, gli interni invece, colpiscono piacevolmente per lo stile raffinato ed elegante. A catturare l’attenzione ci pensa il display centrale da 12,8 pollici che, volendo, può essere rotato dalla posizione verticale a quella orizzontale, consentendo di essere sfruttato più comodamente per la navigazione mentre al conducente è riservato un display non troppo abbondante che, comunque, riporta tutte le funzioni fondamentali per la guida.

La plancia a onda, le bocchette dell’aria tondeggianti e un tunnel centrale molto ordinato che offre diversi spazi per riporre oggetti non manca di personalità e anche i materiali sono curati, soprattutto in relazione al prezzo.

Buono poi lo spazio offerto dal bagagliaio che passa da 345 litri a 1.310 andando ad abbassare la seconda fila dei sedili.

Cosa si nasconde sotto al cofano? Per il momento la BYD Dolphin è disponibile con due tagli di batteria e di potenza. Si parte dai 45 kWh della versione di partenza, abbinata al motore elettrico da 95 o 177CV, fino ad arrivare alla batteria 60,4 kWh e motore da 204 CV che rende l’esperienza di guida un po’ più frizzante. L’autonomia di guida va da 310 km, fino a 430.

La vera competitività della BYD deriva dal prezzo che è davvero accessibile per essere un’auto elettrica, partendo da 30.790 euro, che salgono fino a 37.490 della Design, dotata del motore più performante. Su questi prezzi vanno applicati gli incentivi statali pari a 3.000 senza rottamazione e 5.000 euro per chi rottama un veicolo inferiore ad Euro 5.

Volkswagen ID.3

Con circa tre anni alle spalle, la Volkswagen ID.3 ha avuto l’arduo compito di far debuttare sul mercato la piattaforma per elettriche MEB. Lunga 4,26, larga 1,81 e alta 1,55 metri, ha delle dimensioni assimilabili a quelle della BYD Dolphin, ma non solo dato che, altezza a parte, è molto simile per ingombri alla Golf.

Un po’ come per la BYD, le linee degli esterni non sono un inno alla stravaganza ma puntano molto sulla razionalità e viene proposta con i fari led matrix, così come il cruise control adattivo e il navigatore, mentre i cerchi in lega sono a parte.

Passando agli interni, viene ripreso lo stile minimalista e un po’ freddo dell’esterno e risultano un po’ spogli e non proprio coinvolgenti. Nonostante ciò, rispetto alla versione precedente al restyling di inizio anno, i materiali sono di buona qualità con plastiche decisamente più morbide e pannelli portiera rivestiti con materiali riciclati.

Il display riservato al conducente, simile a quello della BYD, è da 5,3 pollici ma non è particolarmente ricco di informazioni utili quanto ci saremmo immaginati, mentre il display dell’infotainment è di misura più abbondante, 12 pollici e si utilizza con grande semplicità.

Buona poi la capienza del bagagliaio di 385 litri, che salgono fino a 1.267, soprattutto tenendo a mente le dimensioni esterne

La ID.3 ha un’autonomia che spazia dai 426 chilometri (WLTP) della versione “Pro Performance”, equipaggiata con batteria agli ioni di litio da 58 kWh, fino ai 546 km della “Pro S” dotata di batteria da 77kWh. Il motore, per entrambe le versioni, è il medesimo, con una potenza di 150 kW o 204 CV.

Il prezzo della ID.3 parte dai 41.900 euro della Pro Performance e sale fino ai 50.000 euro della Pro S.

Jeep Avenger

C’è sempre una prima volta e la piccola Avenger può “vantarsi” di essere la prima elettrica dello storico brand di fuoristrada anche se, in questo caso, di fuoristrada c’è solo il look.

Il design ha un forte family feeling con il resto dei modelli in gamma, caratterizzato all’anteriore dall’immancabile calandra a sette listelli che, però, in questo caso, non lascia passare aria.

Nonostante le dimensioni non siano abbondanti, parliamo infatti di una lunghezza pari a 4,08 metri, larghezza 1,72 metri e altezza da terra di 1,53 metri, il design frontale è massiccio e i fari a LED ben si raccordano con il resto della carrozzeria che ricorda un pochino una Compass in piccolo.

Passando agli interni, la parola d’ordine è razionalità, abbinata anche a un certo ordine, con lo schermo dell’infotainment Uconnect da 10,25 pollici che dispone di connettività tramite Apple CarPlay e Android Auto. Della stessa dimensione la strumentazione digitale, mentre sotto allo schermo dell’infotainment ci sono dei tasti fisici – gli stessi della Fiat 500 elettrica, da cui si può regolare la climatizzazione. Unica pecca è la difficoltà nel trovare il tasto desiderato senza distrarsi troppo mentre si è alla guida.

Nonostante le dimensioni esterne siano parecchio più compatte rispetto alla BYD e alla Volkswagen, lo spazio riservato ai bagagli è davvero ampio, con una capienza di ben 355 litri. In generale, la piccola Avenger, stupisce per l’abitabilità degli interni che garantisce un buon comfort a tutti gli occupanti.

Il motore a zero emissioni viene proposto in un’unica variante di potenza, 156 CV e, secondo gli standard di omologazione, garantisce un'autonomia di 400 km. Peccato manchi la trazione integrale che forse arriverà in seguito. A differenza delle competitor sopracitate, la Jeep è offerta anche in versione dotata di motore endotermico.

Il prezzo? Parte da 37.900 euro.