Scende in campo e le ha tutte contro: Lotus Eletre Top e Flop

Scende in campo e le ha tutte contro: Lotus Eletre Top e Flop
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Il segmento dei SUV sportivi elettrici avanza a passi di gigante, portando sul mercato prestazioni mostruose, abbinate a un comfort di altissimo livello. Come se la cava il primo hyper-suv di Lotus contro Audi Q8 Sportback e-tron e Polestar 3?
6 gennaio 2024

Può una vera Lotus avere una motorizzazione elettrica? A quanto pare, sì e non tradisce né il family feeling dal punto di vista del design, né dal punto di vista del feeling di guida. Anche se si tratta di un SUV o, più che un semplice SUV, di un hyper-SUV. Hyper anche per via delle dimensioni non proprio ridotte, con i suoi 5.10 metri di lunghezza, 2.13 di larghezza, inclusi gli specchi e 1.63 di altezza.

A sottolineare la parentela con le altre vetture del marchio, nonostante la palese distanza sotto molti aspetti, pensano le tipiche prese d’aria sul cofano che sono la ciliegina sulla torta di un finissimo lavoro di aerodinamica.

Le linee sono filanti, eleganti, e mai troppo estreme, nonostante le prestazioni siano di primissimo livello. All’esterno, poi, gli specchietti digitali, che sono optional, sono una soluzione riservata a ben poche auto presenti sul mercato.

Il design posteriore della Lotus Eletre
Il design posteriore della Lotus Eletre
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Di serie la Eletre monta cerchi da 20 pollici ma, se il budget non dovesse essere uno dei vostri problemi, si può salire fino a 23 pollici, con i cerchi con gli inserti in fibra di carbonio. Al retro, a sottolineare la vocazione sportiva della Eletre, ci pensano le due prese d’aria laterali sovrastate dalla fascia a LED e dall’alettone attivo capace di incrementare il carico aerodinamico a seconda delle necessità.

Una volta a bordo, si trova la stessa sensazione di stile e di lusso che caratterizza gli esterni, senza troppi fronzoli e con un occhio di riguardo alla sostenibilità con diversi materiali riciclati, fibra di carbonio compresa.

Davanti agli occhi del guidatore e del passeggero trova spazio un display molto sottile, a colori, integrato all’interno della fascia orizzontale della plancia ma, a catturare l’attenzione, ci pensa l’enorme monitor da 15,1 pollici. Molto all’avanguardia, poi, la capacità di calcolo del sistema di infotainment che sfrutta due chip Snapdragon 8155 con 12 GB di RAM e un disco fisso da 128 GB. Top notch, come direbbero gli inglesi, le funzionalità della guida assistita, che arriva ad avere una modalità Autopilot assimilabile a quella di Tesla.

Gli interni della Lotus Eletre
Gli interni della Lotus Eletre

La qualità degli interni è chiaramente altissima e, per i passeggeri posteriori, sul retro del bracciolo centrale per gli occupanti anteriori, è presente un display da 9 pollici utile sia per l’intrattenimento che per visualizzare le informazioni di bordo.

Grazie anche a un passo che supera i 3 metri, la Lotus Eletre offre una capacità di carico che arriva a 688 litri, a cui se ne aggiungono altri 48 all’interno del vano anteriore. Sportiva, sì, ma fruibile anche per andare in vacanza.

Dove entusiasma maggiormente, però, è sotto alla pelle, dove si celano due diversi motori, entrambi con trazione integrale. Le due versioni più “economiche” le Lotus Eletre ed Eletre S sono dotate di due motori elettrici che erogano complessivamente 603 CV e 710 Nm di coppia, con un'autonomia massima di 600 km.

Nel caso della Eletre R, la più potente in gamma, i due motori elettrici erogano 905 CV e 985 Nm di coppia, con l'autonomia che scende a 490 km. Ma a far impressione è anche lo scatto 0-100 della R che è da vera supercar, 2,95 secondi, con una velocità massima di 265 km/h.

Chiaramente anche il prezzo è da supercar. Per la versione base sono richiesti 98.490 euro, che lievitano a 124.090 per la versione S e salgono a 154.890 euro per la potentissima R. Se proprio poi voleste esagerare, una R full optional con pacchetto in fibra di carbonio e sistema frenante carboceramico con pinze a dieci pistoncini e altri particolari, vi costerebbe più di 200.000 euro.

Pro e Contro

Pro

  • Design; Potenza; Bagagliaio

Contro

  • Autonomia
L'Audi Q8 Sportback e-tron
L'Audi Q8 Sportback e-tron

Audi Q8 Sportback e-tron

Preferite passare “inosservati” mentre siete alla guida e la Lotus è un po’ troppo vistosa? L’Audi Q8 Sportback e-tron potrebbe essere una buona alternativa.

Lunga 491 centimetri, larga 198 e alta 162, la Q8 e-tron è stata lanciata nel 2018 dal marchio dei Quattro Anelli come proprio primo veicolo elettrico e, nel 2022, è stato lievemente rivisto, oltre ad aver adottato il nome Q8 che la avvicina maggiormente ai modelli dotati di propulsore endotermico.

La linea esterna è imponente, da coupé rialzata, con un forte family feeling con le altre vetture del brand, subito riconoscibile anche dalle nervature del cofano e dalla calandra single frame esagonale, con il retrotreno dall’aspetto molto muscoloso.

Una volta addentrati all’interno dell’abitacolo, si è subito colpiti dallo spazio a bordo e dall’altezza da terra che consente di avere un’ottima visuale sulla strada, senza però che sia esagerata. A patto di sceglierli tra gli optional, come per la Eletre, anche la Q8 Sportback e-tron può essere dotata delle videocamere al posto degli specchietti, andando ad accentuare ulteriormente il look tecnologico che la caratterizza.

I due schermi interni degli specchietti vanno ad aggiungersi ad altre quattro display presenti all’interno dell’abitacolo: il cruscotto digitale da 12,3 pollici, lo schermo da 10,1 pollici dedicato al sistema dell’infotainment, un ulteriore da 8,6 pollici pensato per la climatizzazione e un sesto schermo adibito alle impostazioni della climatizzazione dei passeggeri seduti al posteriore. Insomma, c’è uno schermo per tutte le occasioni anche se i monitor degli specchietti non brillano per praticità.

Lo spazio a bordo non manca per i passeggeri e, nemmeno, per i bagagli, con 528 litri a disposizione. Non una cifra record ma, se si considera che è una versione Sportback, nemmeno così male. Giusto la soglia di accesso è parecchio alta, circa 80 centimetri da terra.

Parliamo però di cosa muove questa Q8 elettrica. Le motorizzazioni presenti a listino sono due, entrambe con trazione integrale. Si parte dalla 50 quattro, capace di sviluppare 340 CV di potenza massima, dotata di un pacco batterie da 95 kWh e si arriva alla 55 quattro, con una potenza di 408 CV e un pacco batterie maggiorato che si attesta a 114 kWh. Per la prima l’autonomia è di 504 km, mentre per la seconda si sale a 600. Dati in linea con le aspettative, anche a causa del peso che si avvicina ai 2.600 kg.

Quanto costano? Il modello di accesso ha un prezzo di attacco di 84.400 euro, che salgono a 94.600 per la versione 55 quattro. Per una versione full optional, però, si possono superare i 120.000 euro e gli optional da aggiungere sono davvero tanti e cari.

Pro e Contro

Pro

  • Design; finiture

Contro

  • Specchietti digitali; Optional
Polestar 3
Polestar 3

Polestar 3

Volvo e Polestar sono da sempre all’avanguardia quando si parla di innovazione tecnologica e di mobilità elettrica e la Polestar 3 ne è un esempio. L’aerodinamica ricopre un ruolo fondamentale nello stabilire il design di questo SUV elettrico ma non è comunque stata sacrificata l’eleganza.

All’anteriore troviamo l’ultima rivisitazione del celebre martello di Thor, realizzata con fari LED HD da 1,3 megapixel che lavorano in sinergia con un sistema di telecamere per dirigere il fascio luminoso dove c’è bisogno. Il cofano, per migliorare l’aerodinamica, è dotato di una presa d’aria che consente un flusso d’aria più fluido capace di diminuire l’accumulo di alta pressione, mentre la presa d’aria posteriore incrementa l’aderenza al suolo e stabilizza la vettura alle alte velocità. Anche le maniglie delle portiere, retraibili elettronicamente, sono pensate per migliorare il coefficiente aerodinamico e lo stesso discorso vale per le cornici dei finestrini realizzate a filo.

Passando al posteriore, infine, la barra luminosa a LED è capace di adattare la luminosità a seconda delle condizioni di luce esterne, così da ottimizzare il consumo di energia e, al contempo, incrementare la sicurezza nelle ore notturne.

Gli interni, in tipico stile scandinavo, puntano molto sul look sportivo, ma minimalista e attento all’ecologia. Oltre ai sedili in pelle, tracciabile, sono disponibili anche degli interni realizzati in vinile rinnovabile certificato e tessuto di poliestere riciclato, che vanno a ricreare l’effetto della pelle. Un’ulteriore alternativa, poi, sono i sedili in lane, un materiale certificato secondo i canoni relativi alla tutela degli animali.

A spiccare all’interno di un design così pulito e sobrio ci pensa indubbiamente il display centrale adibito al sistema di infotainment che ha una dimensione di ben 14,5 pollici, abbinato a un più modesto display del conducente da 9 pollici, posto a sbalzo dietro al volante e abbinato all’head-up display. Il tetto in vetro, multistrato, è stato poi progettato per abbattere al 99,5% il passaggio dei raggi ultravioletti, consentendo così di non raggiungere temperature troppo alte d’estate. Solo discreto, invece, lo spazio del bagagliaio di 484 litri, anche in considerazione dei 490 centimetri di lunghezza dell’auto.

Se la trazione integrale è di serie e il pacco batterie da 111 kWh per le due versioni disponibili, cambia invece la potenza, 489 CV per la Long range Dual motor e 517 per la Long range Dual motor con Performance Pack con rispettivamente 840 e 910 Nm di coppia e un’autonomia di 610 e 560 km. Il prezzo della Long range Dual motor è di 93.750 euro, per la versione Performance pack ne sono necessari altri 7.000.

Pro e Contro

Pro

  • Design; performance

Contro

  • Bagagliaio
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Cambia auto
Audi e-tron Sportback
Audi

Audi
Viale Gerhard Richard Gumpert, 1
Verona (VR) - Italia
800 283 454
info@audi.it
https://www.audi.it/it/web/it.html

  • Prezzo da 75.500
    a 116.650 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza 490 cm
  • Larghezza da 194
    a 198 cm
  • Altezza da 158
    a 162 cm
  • Bagagliaio da 615
    a 1.655 dm3
  • Peso da 2.445
    a 2.730 Kg
  • Carrozzeria Suv e Fuoristrada
Audi

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