Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Sono passati 54 anni da quando una Ferrari ha utilizzata per l’ultima volta un tetto in tela. Più di mezzo secolo ma, adesso, è giunto il momento per un nuovo modello cabrio con la capote in tessuto. Il modello che ha appena sfornato il Cavallino Rampante è la nuova Ferrari Roma Spider, un modello che, personalissimamente, vedremmo molto bene lungo le strade della Costiera Amalfitana.
L’eleganza fa parte del DNA delle Ferrari e, anche in questo caso, non c’è nulla da dire e, anzi, l’andamento della coda, rivisto in chiave più spiovente rispetto al modello dotato di tetto, la rende ancora più sinuosa.
Per non far mancare il comfort durante la guida a tettuccio aperto, Ferrari ha realizzato un inedito deflettore che si può attivare tramite l’impiego di un pulsante, fino ad una andatura di 170 km/h. Mediante l’utilizzo del pulsante, i sedili posteriori ruotano fino a posizionarsi dietro alla teste degli occupanti.
Certo, eleganti ma anche sportivi e così al termine del posteriore spiovente, arriva uno spoiler aerodinamico attivo, capace di spostarsi su tre diverse posizioni: Low Drag, Medium Downforce, High Downforce.
Così come gli esterni, anche gli interni sono un sapiente mix di eleganza e sportività, con una discreta dose di tecnologia. Davanti ai propri occhi, il guidatore trova un cockpit digitale, mentre posto a cavallo tra plancia e tunnel trova spazio in posizione verticale un monitor da 8,4 pollici.
Come siamo stati abituati a vedere sia sulla Roma che su altri modelli, anche la Spider, a richiesta, può essere dotata di un display aggiuntivo incastonato nella plancia, pensato per condividere anche con il passeggero le informazioni relative alla guida.
L’abitacolo è suddiviso in due diverse celle, con il passeggero che vede destinato a sé uno spazio ben determinato. I materiali e le finiture sono chiaramente di altissimo livello, con possibilità pressoché infinite di personalizzazione. A proposito di personalizzazione, anche la capote di tela può essere modificata a piacimento dai clienti, che possono scegliere impunture, colori e molto altro. A capote chiusa, il bagagliaionon ne risente particolarmente, con una perdita di soli 20 litri, che passano da 275 a 255.
Passiamo però alla parte più “succosa” della Roma Spider, ovvero il motore: a muovere questa splendida Ferrari ci pensa lo stesso V8 biturbo da quasi quattro litri della Roma, anche se la nuova pompa dell’oliova a migliorare l’erogazione ai medi regimi. Il cambio è l’otto rapporti derivato dalla SF90 Stradale; sarebbe difficile chiedere di più.
Nonostante gli 84 kg in più rispetto al modello coperto, la Spider riesce a mantenere invariate le prestazioni di guida, con lo scatto 0-100 in 3,4 secondi e la velocità massima limitata a 320 km/h.
Il prezzo, come sempre per una Ferrari, dipende molto dagli optional e dalle finiture che andrete a scegliere ma il listino parte da 250.000 euro.
Aston Martin ha recentemente presentato la Vantage Roadster, una versione scoperta della sua iconica coupé, dotata del mitico motore V12. Solo 249 esemplari di questa vettura esclusiva sono stati prodotti e sono già stati tutti venduti, ma non era difficile immaginarlo. Il suo punto forte? Ovviamente il motore Twin-Turbo V12 da 5,2 litri, capace di erogare un'incredibile potenza di 700 CV e una coppia di 753 Nm a 5.500 giri/min, con un rapporto peso-potenza di 372 CV per tonnellata. Il motore V12 è abbinato a un cambio automatico ZF a 8 marce e a un differenziale a slittamento limitato di tipo meccanico montato sul retro. Le prestazioni di questa vettura sono in linea con le aspettative: 322 km/h di velocità massima e uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 3,6 secondi.
Motori così, tra non molto, non li vedremo più in giro e ascoltare l’urlo dei 12 cilindri diventerà un atto di ribellione affidato ai video di YouTube o poco di più. Per il momento, però, ci si può ancora godere – avendone la possibilità, di sentire la sinfonia che esce dai due – enormi – tubi di scarico posizionati centralmente su un nuovo diffusore.
Rispetto alla sorella dotato di tetto, la Vantage presenta una carreggiata allargata e alcune modifiche estetiche, come un paraurti inedito dotato di uno splitter a tutta larghezza, che incrementa la deportanza, una griglia anteriore dal nuovo look, con una superficie incrementata di un quarto, così da migliorare il raffreddamento del propulsore.
Le sospensioni utilizzate sulla Vantage Roadster sono le medesime della V12 Vantage coupé, ma sono state calibrate in modo diverso per adattarsi alla natura scoperta della vettura, stesso discorso per lo sterzo che, ora, è ancora più preciso.
Per gestire la potenza esuberante del motore V12, sono stati montati freni carboceramici che permettono di risparmiare fino a 23 kg di peso. I dischi dei freni anteriori, con dimensioni di 410 x 38 mm, sono equipaggiati con pinze a 6 pistoncini, mentre quelli posteriori, di dimensioni 360 x 32 mm, sono dotati di pinze a 4 pistoncini. Per ridurre ulteriormente il peso complessivo della vettura, il paraurti anteriore, il cofano, i parafanghi anteriori e i longheroni laterali sono realizzati in fibra di carbonio, mentre il fascione e il bagagliaio sono realizzati in materiale composito leggero.
Volete l’alettone? Pagate. Anche sulla versione coupé è di seruie, qui è passato tra gli optional assieme ai cerchi leggeri con finitura Satin Black o Satin Black Diamond Turned, che permettono di tagliare ben 8 kg di massa non sospesa.
Il prezzo non è stato reso noto, ma dovrebbe superare di misura gli oltre 300.000 euro della versione con il tetto. Ma, tanto, è già sold-out!
Debuttata in Italia al MiMo 2023, la McLaren 750S nasce per celebrare i 60 anni del marchio britannico e affina la 720S, ora uscita dai listini. Pur rimanendo fedele a se stessa, la nuova supercar di casa McLaren compie un gran passo in avanti rispetto al modello uscito ormai sei anni fa, anche in fatto di prestazioni, con un rapporto di 585 CV per tonnellata per il V8 da 4 litri.
I numeri dichiarati per la 750S fanno paura: 0-100 in 2,8 secondi e velocità massima di addirittura 332 km/h, entrambi dati migliori rispetto alle due competitor sopracitate, anche considerando il peso di soli 1.277per la versione con il tetto e solo 49 in più per la versione Spider.
I componenti rispetto al modello precedente sono stati cambiati per il 30% del totale e sono stati tutti rivisti per limare ogni grammo possibile, a partire dai cerchi che, per quest’occasione, sono i più leggeri di sempre per un modello di serie del marchio. Ovviamente la monoscocca in fibra di carbonio è fondamentale per raggiungere l’obiettivo, ma ci sono altri dettagli, come i sedili a guscio in fibra, che fanno la propria parte.
Gli interni sono razionali, nulla di particolarmente eccitante, con un piccolo display posto verticalmente tra il tunnel centrale e la plancia, abbinato a un cruscotto digitale. Ma la tecnologia lascia il posto al divertimento puro e, con un’auto del genere, sarebbe strano il contrario.
I tecnici inglesi hanno lavorato arduamente per mettere a punto un pacchetto estremamente competitivo, a partire dalla nuova generazione delle sospensioni pneumatiche che, grazie all’abbinamento a una nuova geometria, promettono un handling migliore.
Se siete di quelli che si divertono spesso tra i cordoli, potreste essere interessati all’impianto frenante optional, derivato da quello della Senna, che impiega freni carboceramici e pinze monoblocco. Il prezzo non è stato ancora comunicato, ma i rumor dicono che non dovrebbe discostarsi di troppo da quello della 720S, che partiva da 252.000 euro.
Ferrari
Via Abetone Inferiore, 4
41053 Maranello
(MO) - Italia
0536 949 111
customerservice@owners.ferrari.com
https://www.ferrari.com/it-IT
Ferrari
Via Abetone Inferiore, 4
41053 Maranello
(MO) - Italia
0536 949 111
customerservice@owners.ferrari.com
https://www.ferrari.com/it-IT