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Sta arrivando in Italia il nuovo modello della Aiways, la U6, e si scontrerà direttamente con una concorrenza sempre più agguerrita. Certo, il segmento dei SUV elettrici di fascia di prezzo media non è ancora molto popolato, ma è sicuramente uno dei territori ancora poco esplorati che, nel breve periodo, darà sicuramente tante soddisfazioni ai produttori.
Lunga 4,81 metri, larga 1,88 metri, alta 1,64 e con passo di 2,8 lmetri a Aiways U6 non passa di certo inosservata, sarà poi anche perché la carrozzeria si scosta parecchio da quanto siamo abituati a vedere sulle nostre strade: le linee sono muscolose all’anteriore, con i gruppi ottici che si sviluppano a L rovesciata e che finiscono all’interno di ampie prese d’aria laterali, quasi andando a disegnare un sorriso sul paraurti. Vista lateralmente, la U6 è filante, con le maniglie a scomparsa e grossi fascioni in plastica sul bordo inferiore delle portiere.
Al posteriore il taglio della linea discendente da coupé è netto, con i fari a “L” rovesciata, anche qui, che si uniscono con una sottile striscia luminosa che attraversa il bagagliaio. Belle poi le appendici aerodinamiche poste appena dietro le ruote posteriori e l’estrattore.
La formula di vendita è quella già conosciuta delle altre vetture orientali, ovvero all-inclusive. Il cliente, alla fine dei conti, sarà solamente responsabile della scelta del colore, tra i quattro proposti. Di serie, quindi, ci sono i cerchi in lega da 20 pollici, sensore pioggia, luci LED, climatizzatore bizona, cruise control adattativo, telecamera a 360° con sensori di parcheggio anteriori e posteriori, frenata d'emergenza, Blind Spot Assist e assistenza alla guida quando si è incolonnati nel traffico. Sarebbe davvero difficile chiedere di più.
Stesso discorso vale per gli interni che hanno un design tanto tecnologico quanto pulito e razionale. La strumentazione, posta dietro al volante a due razze, è da 8,2 pollici, molto sottile e continua visivamente la linea delle bocchette dell’aria che attraversa il cruscotto. Lo schermo dell’infotainment, a sbalzo, è da 14,6" ed è basato sul software proprietario AI-Tech, sviluppato a partire da Android Automotive.
Una chicca di questo modello è il tetto in vetro con rivestimento Saint Gobain che offre uno squarcio sul cielo di ben 1,25 metri per 1,7 metri, diventando così il più grande della categoria. Se siete preoccupati per l’effetto serra all’interno dell’abitacolo, pare che non ci si debba preoccupare troppo. Dalla Cina dicono che questa tipologia di vetro offra il 99,9% di protezione dai raggi UV e un isolamento termico del 78%.
Parliamo però dei punti considerati più critici su un’auto elettrica: motore e pacco batterie. La U6 è dotata della medesima batteria da 63 kWh della U5, che garantisce un'autonomia dichiarata di 405 km. Ricaricabile fino a un massimo di 90 kW in corrente continua, con tempi di ricarica dal 20 all’80% in 35 minuti, alimenta un motore da 218 CV, capace di spingere i 1.790 Kg da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi, con velocità di punta limitata elettronicamente a 160 km/h.
Purtroppo, nonostante le dimensioni più che abbondanti, il bagagliaio resta parecchio penalizzato dalla linea discendente del design, con una capienza che varia tra 472 e un massimo di 1.260 litri.
Curiosi di conoscere il prezzo? La Aiways U6 arriverà a brevissimo sul mercato italiano con un prezzo di 49.900 euro. Considerando la dotazione e le dimensioni, è difficile fare di meglio.
La concorrenza asiatica è forte, ma in Europa sono diversi i marchi, anche premium, che si sono attrezzati per rispondere alle insidie che arrivano dall’est. L’Audi Q4 e-tron Sportback, basata sulla piattaforma MEB sviluppata dal gruppo Volkswagen, è forse l’esempio migliore di SUV coupé Made in Europe. Le dimensioni, rispetto alla rivale cinese, sono più contenute, si parla infatti di una lunghezza di 459 cm, un’altezza di 163 cm e una larghezza di 186 cm.
10 centimetri più lunga della Q3 Sportback e circa 10 centimetri più corta della Q5 Sportback, la Q4 e-tron Sportback maschera bene i circa 2.200 kg di peso grazie a uno stile slanciato ed aerodinamico che le consente di avere un Cx di 0,24. All’anteriore la calandra singleframe non ha funzioni di raffreddamento, essendo priva di fori, e ingloba i quattro anelli del brand tedesco. I fari full Led Matrix, infine, possono essere configurati tramite il sistema di infotainment.
La vista laterale è bella massiccia, caratterizzata dalla linea assai spiovente del lunotto. Passando al posteriore, domina il look sportivo grazie all’estrattore e al fascione delle luci dello stop. Il bagagliaio, nonostante il taglio molto obliquo, ha una capacità rilevante. Si parla infatti di ben 535 litri.
Gli interni non deludono, sia in fatto di spazio – grazie a 2,76 metri di passo – sia in termini di finiture. Peraltro, se si dovesse optare per la versione S-Line, i sedili impiegano 26 bottiglie riciclate in plastica da 1,5 litri ciascuno, diventando così anche più sostenibili.
L’infotainment sfrutta il display più generoso della Casa, con una diagonale da 11,6 pollici, che ha un funzionamento piuttosto intuitivo ed è ricco di informazioni, compreso il trip planner per le ricariche. Davanti agli occhi del guidatore, oltre all’Audi Virtual Cockpit da 10,2 pollici, configurabile tramite i comandi a sfioramento del volante, c’è anche un innovativo head-up display. Perché innovativo? Perché, a differenza dei tanti altri display presenti sul mercato, non si limita a proiettare le informazioni, ma si tratta di una vera e propria realtà aumentata con tantissime informazioni a portata di… occhio.
Le versioni in cui è disponibile la Q4 e-tron Sportback sono 3: 35, 40 e 50. La versione base sfrutta il pacco batterie da 55 kWh e un motore posizionato sull’asse posteriore, in grado di esprimere una potenza di 170 CV e 310 nm di coppia. L’autonomia, in questo caso, è dichiarata in 349 km.
La versione intermedia, la 40, impiega un pacco batterie più generoso da 82 kWh e un motore, anche in questo caso posteriore, che è un grado di erogare 204 CV, pe una percorrenza di 532 km.
La versione più performante, sia in termini di percorrenza che di performance, la 50, prevede due propulsori che le donano la trazione integrale. La potenza cresce fino a 299 CV e 460 Nm di coppia, con un’autonomia di 497 km.
Per quanto riguarda i prezzi, il range va dai 47.750 euro della 35 e-tron base fino ai 65.750 euro della 50 e-tron quattro S line edition.
Che anche Mercedes stia puntando molto sulla mobilità elettrica non è un mistero. Rispetto ad altri brand, come spesso accade per i modelli del marchio tedesco, i listini sono un po’ più alti della media e la EQB non fa eccezione.
Nata dalla “sorella” endotermica GLB, la EQB ha un design che si differenzia dalla versione endotermica grazie alla calandra occlusa dotata di una finitura lucida, incorniciata da fari LED di forma inedita. Stesso discorso vale per i fari posteriori, uniti da una striscia luminosa, seguendo un po’ la moda del momento.
Gli interni sono molto curati, realizzati con materiali raffinati e non mancano di sportività con le impunture rosse dei sedili. Il sistema di infotainment sfrutta il ben noto ecosistema MBUX con display da 10,3 pollici appaiato a uno schermo di eguali dimensioni per il conducente. La risoluzione è ottima ma Apple CarPlay e Android Auto sono optional. A proposito di optional: nonostante il prezzo d’attacco non sia particolarmente concorrenziale, la lista dei pacchetti extra è veramente ricca (e cara).
Il bagagliaio ha una buona capienza, 495 litri, considerando i 468 cm di lunghezza dell’auto ma, volendo, si possono aggiungere due sedili extra.
Cosa frulla sotto al cofano? Le motorizzazioni in cui è offerta la Mercedes EQB sono tre, a partire dalla 250+, a trazione anteriore, che offre 502 km di autonomia, con una potenza di 190 CV. A salire c’è la 300 4MATIC, dotata di due motori e trazione integrale che garantiscono una potenza di 228 CV e un’autonomia di 419 km.
Il top di gamma, infine, è la 350 4MATIC. In questo caso l’autonomia rimane invariata rispetto alla 300, ma la cavalleria sale fino 292 CV.
Di pari passo con le potenze, sale anche il prezzo, che parte dai 58.260 euro della motorizzazione di partenza, fino ai 62,200 della più potente, passando per i 59.860 della EQB 300 4MATIC.
Tra cinesi ed europee, ci sono anche le americane e così la Mustang Mach-e, si propone come un modello che va a reiventare un mito dell’automobilismo in salsa elettrica. Da molti considerata uno scempio ai poderosi big block, da altri considerata come la naturale evoluzione verso l’elettrificazione.
A ricordarci che è una Mustang, non c’è molto a parte i fari posteriori a sei lamelle, ormai iconici, e i badge con il destriero a galoppo. Per il resto è del tutto inedita, anche rispetto alle Mustang ancora a listino.
Il design non tradisce il DNA sportivo, anche se è un po’ goffo rispetto a come uno se lo aspetterebbe leggendo sulla carta il nome. Era inevitabile, la Mach-e è la trasformazione in SUV di un’auto sportiva e le dimensioni, nel bene e nel male, lievitano.
Gli interni sono molto razionali, quasi del tutto privi di tasti fisici che, grazie alla digitalizzazione, passano all’interno dell’enorme schermo dell’infotainment da 15,5 pollici, collocato verticalmente sulla plancia. Anche la strumentazione è digitale, qui non ci sono – ovviamente – le lancette della strumentazione a misurare il numero di giri. L’ambiente è ben realizzato, ma i sedili sono disponibili in un’unica colorazione nera in ecopelle.
Nonostante abbia dimensioni importanti, con una lunghezza di 471 cm per 188 di altezza e 171 di larghezza, il bagagliaio è veramente poco capiente. Se non si abbassa il pianale di carico nella posizione più bassa, la capienza è di soli 320 litri.
La Mach-e è disponibile in quattro diverse configurazioni di batteria e potenza: si parte dalla Standard Range AWD, con 400 km di autonomia dichiarati e 269 CV, passando poi per l’Extended Range RWD con 600 km di autonomia e 294 CV e, infine, Extended Range AWD con 351 CV e un’autonomia che, giocoforza, scende a 550 km.
Se poi si cerca qualcosa di più in termini di performance, senza però badare troppo all’autonomia, c’è la versione GT che garantisce “appena” 490 km ma che, grazie alla trazione integrale, spalma per terra la bella potenza di 487 CV.
Le Mustang, si sa, sono auto costose e la Mustang Mach-E non fa eccezione, con un prezzo base di 62.700 euro, che salgono fino agli 84.800 della versione più potente.
Aiways
Via Gallarate, 199
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