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Non c'è pace per il Gruppo Volkswagen. Dopo aver ricevuto le prime adesioni – oltre 120 mila – al piano di risarcimento promosso per i clienti USA, la multinazionale tedesca è finita nell'occhio del ciclone per essersi rifiutata di offrire pari trattamento anche alla clientela europea.
Non l'ha presa bene la Commissione Europea, e sopratutto il Commissario per il Mercato Interno, Elzbieta Bienkowska. La politica, in occasione di un incontro con il Ceo Volkswagen, Matthias Müller, si è fatta portavoce del sentimento dei clienti della casa di Wolfsburg, chiedendo espressamente che anche gli acquirenti del vecchio continente abbiano la possibilità di aderire al “risarcimento” offerto agli statunitensi.
La commissaria, inoltre, ha puntato i piedi, ribadendo la necessità di fare chiarezza e fornire tutti i dati sulle auto manipolate. Müller, per tutta risposta, ha chiesto più tempo per fornire i valori aggiornati degli scandali emissioni e CO2. Da Bruxelles, intanto, era arrivato l'ultimatum di 10 giorni di tempo per fornire tali cifre. La Commissione, ora, potrà decidere se sanzionare o meno il colosso tedesco.