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Con il semaforo verde acceso dalla KBA, l'autorità federale dei trasporti di Berlino, si è messa in moto a pieno regime la maxi-campagna di richiamo del Gruppo Volkswagen per far fronte allo scandalo diesel legati ai motori EA 189. Come abbiamo anticipato, i primi modelli ad essere richiamati saranno quelli equipaggiati con il 2.0 TDI che verranno invitati nelle officine autorizzate a partire dal primo trimestre 2016. Seguiranno i 1.2 TDI nel secondo trimestre e infne, per ultimi, i 1.6 TDI, che saranno riqualificate soltanto nel terzo trimestre 2016.
Tutti i possessori dei motori EA 189 coinvolti dal richiamo a questo punto non dovranno far altro che aspettare a casa due raccomandate: nella prima, si farà riferimento al problema e alla sua risoluzione, mentre nella seconda si chiederà di fissare un appuntamento presso un centro autorizzato a propria scelta. Un nostro Lettore, coinvolto in prima persona dal richiamo VW, ha già ricevuto la prima delle due lettere, segno inequivocabile che l'operazione è già incominciata, come promesso, anche in Italia. Grazie alla sua collaborazione siamo anche in grado di raccontarvi cosa contiene la prima lettera e cosa si deve aspettare di trovare nella cassetta della posta un cliente che si trova in possesso di un TDI EA 189.
Il contenuto della prima lettera
Gentile Signora, Egregio Signore,
avrà sicuramente già appreso dagli organi stampa notizie riguardanti le emissioni di alcuni motori della famiglia EA 189 del Gruppo Volkswagen. Si è rilevato che conseguentemente all'installazione di un software di gestione dei gas di scarico, potrebbero esservi delle discrepanze nei valori delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) tra le prove effettuate al banco – ai fini dell'omologazione – e le prove su strada.
Con questa lettera di richiamo desideriamo informarLa che anche la Sua vettura è equipaggiata con un motore appartenente a detta famiglia e sarà pertanto necessario effettuare un aggiornamento del software.
Le confermiamo che la Sua Volkswagen è tecnicamente sicura e idonea alla circolazione su strada, senza alcuna limitazione.
Il Gruppo Volkswagen sta lavorando a pieno ritmo per mettere a punto le misure tecniche necessarie all'aggiornamento del software ma La preghiamo di tener presente che questo avverà nel corso del 2016; sarà nostra cura informarLa tempestivamente degli sviluppi e comunicarLe i prossimi passi.
Naturalmente i costi dell'intervento sulla Sua Vettura saranno totalmente a carico del Gruppo Volkswagen.
A titolo personale ed a nome del Gruppo che rappresentiamo Le porgiamo le più sentite e sincere scuse per ogni eventuale disagio.
Tutelare la fiducia di cliente come lei è per noi di massima importanza e Le garantiamo che faremo tutto il possibile per riguadagnarla.
Nel caso in cui abbi necessità di ulteriori informazioni La invitiamo a visitare il sito www.volkswagen.it, in cui troverà anche una sezione dedicata, oltre ai riferimento del nostro Customer Care, che La preghiamo di contattare per ogni eventuale evenienza.
Con i nostri più cordiali saluti.
Cristofero Andrea Alessi,
Direttore Marca Volkswagen per l'Italia
Cosa c'è da aspettarsi
La lettera è accompagnata poi da un piccolo form da compilare che dovrà essere restituito via posta o via fax ai recapiti indicati, che aiuterà Volkswagen Italia a tracciare al meglio i veicoli ancora presenti nel nostro Paese e ad organizzare il richiamo. Chi riceverà questa prima lettera quindi, dopo aver mandato a VW Italia le informazioni richieste, dovrà aspettarsi nel corso dei prossimi mesi un secondo avviso, dove verrà specificato come fare a prendere un appuntamento per recarsi fisicamente in officina ed eseguire il richiamo. Noi di Automoto.it continueremo a raccontarvi come si evolverà e come verrà effettuata la maxi-campagna di richiamo VW. Non appena avremo ulteriori notizie non esiteremo a pubblicarle.
La prima lettera di richiamo VW