Scandalo VW, raggiunto accordo con gli USA

Scandalo VW, raggiunto accordo con gli USA
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Volkswagen ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia americano, il CARB e l'Ente per la Protezione dell'Ambiente.
22 aprile 2016

Volkaswagen ha da poco diffuso un comunicato che assume termini importanti per quanto riguarda l'oramai nota questione dello scandalo emissioni in cui è stata coinvolta a settembre dell'anno scorso. Il gruppo di Wolfsburg ha ammesso di aver raggiunto un accordo di massima con il Dipartimento di Giustizia statunitense, l'Ente per la Protezione dell'Ambiente ed il California Air Resources Board.

Secondo quanto dichiarato dal giudice istruttore del Tribunale di San Francisco, Charles Breyer, si prevede un risarcimento – del quale è ancora ignoto l'importo – ai 480.000 proprietari dell'incriminato 2.0 TDI, oltre alla modifica gratuita per portare le vetture sotto la soglia emissiva di legge.

Le parti in causa si sono date appuntamento per il 21 giugno, termine ultimo per Volkswagen per perfezionare ulteriormente l'accordo, dal quale dovrà necessariamente emergere il destino di circa 80.000 SUV VW, Audi e Porsche sui quali è montato il 3.0 TDI.

Le nubi iniziano a diradarsi, anche sotto il profilo finanziario, per la multinazionale tedesca. Secondo un analista di Bloomberg, qualora tutti i possessori statunitensi delle vetture incriminate dovessero decidere per la riconsegna del veicolo ed il risarcimento, il totale delle spese per VW ammonterebbe a 9,4 miliardi di dollari, molto meno dei 42 previsti ad inizio scandalo come “penale” per un'azione legale collettiva.

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