Scandalo VW, Continental: «Diesel forse morto negli USA»

Scandalo VW, Continental: «Diesel forse morto negli USA»
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Il Presidente Continental, Elmar Degenhart, ha dichiarato che lo Scandalo Volkswagen potrebbe aver inferto un colpo mortale ai motori Diesel negli Stati Uniti, e non solo in quel mercato...
4 gennaio 2016

L’eco dello scandalo che ha travolto il Gruppo Volkswagen lo scorso autunno non è ancora passato. Forse non tutti sanno che Continental, colosso del settore automotive, non si limita unicamente a realizzare pneumatici, ma anche componenti di varia natura per le automobili.

Il CEO dell’azienda tedesca, Elmar Degenhart, ha diffuso un comunicato stampa, nel quale non usa giri di parole per descrivere il proprio punto di vista sulla faccenda che ha coinvolto la multinazionale di Wolfsburg.

Alla Boersen-Zeitung, il manager ha dichiarato che lo scandalo potrebbe aver ucciso per sempre il diesel nel mercato americano, dando anche un colpo quasi letale alla stessa motorizzazione in Cina e Giappone. In tali nazioni, il diesel occupa una fetta compresa tra l’uno ed il tre percento del globale, a differenza di quanto avviene in Europa, dove ben il 53% del totale è spinto da propulsori alimentate a gasolio.

Degenhart, inoltre, specifica che Continental si occupa unicamente della fornitura di componentistica software alle case, le quali calibrano tali componenti in base alle proprie personali esigenze.

Per il CEO, il futuro è rappresentato dai veicoli elettrici e ad idrogeno, i quali tuttavia dovranno abbassare i propri costi ed aumentare l’autonomia per divenire realmente appetibili.

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