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La notizia è di quelle in grado di macchiare un curriculum. Audi, che da sempre ha fatto dell'avanguardia della tecnica la propria bandiera, ora si vede rivolta un'accusa infamante. Secondo quanto riportato dalla Reuters e ripreso da Automotive News Europe, è stata la casa di Ingolstadt a sviluppare l'oramai noto defeat device in grado di truccare le emissioni dei propulsori, vicenda al centro dello scandalo che ha investito il Gruppo Volkswagen.
L'anno era il 1999, quando si era ben lontani dal solo pensare di utilizzare tale soluzione. Nemmeno un decennio dopo, quando gli ingegneri della casa di Wolfsburg non riuscivano a venire a capo al problema della riduzione delle emissioni, è riemerso prepotentemente il software dei quattro anelli.
Il resto è storia: il defeat device è stato installato su circa 11 milioni di veicoli del gruppo. Lo scorso mese di settembre, il tutto è emerso alla luce del giorno, portando al gruppo un danno di immagine incalcolabile, dal quale sta faticosamente cercando di uscire attraverso ambiziosi piani di rilancio.