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Il Team Sauber di Formula 1 ha realizzato un interessante video che permette di ammirare una monoposto da un punto di vista davvero insolito. I tecnici della Scuderia infatti hanno letteralmente sezionato in due parti la vettura da competizione, “proprio come si fa abitualmente con una mela”.
Una Formula 1 sezionata "come una mela"
In questo modo è possibile osservare con uno sguardo molto ravvicinato tutte le principali componenti e la loro disposizione all’interno della monoposto, illustrate da un ingegnere Sauber. Partendo dal retrotreno, vengono indicate prima la scatola del cambio, poi la frizione, il propulsore e il serbatoio dell’olio.
Più avanti vengono mostrati il sistema di gestione del carburante e le sofisticate componenti elettroniche della monoposto, mentre in una zona più avanzata della sezione anteriore trovano posto gli organi di sterzo. Il tecnico spiega che i progettisti hanno tentato di collocare ciascuna componente nelle zone inferiori della vettura, con l’obiettivo di ottenere il baricentro più basso possibile.
Il volante: controllo assoluto sulla gestione della vettura
L’ingegnere Sauber passa poi ad illustrare il volante della monoposto, che naturalmente non consente al pilota solamente di sterzare, ma anche di interagire con numerose altre componenti della vettura. Innanzitutto dietro allo sterzo si trovano i paddle di azionamento del sistema di trasmissione. Le leve di azionamento del cambio poste dietro al volante, che oggi si trovano non solo sulle più note supercar e ma anche sulle moderne auto dotate di sistemi di trasmissione automatici, derivano infatti proprio dalle monoposto di Formula 1.
Sulla parte centrale dello sterzo si trovano inoltre diversi bottoni e alcune leve di controllo. Un tasto per esempio permette di tagliare di netto l’erogazione per consentire il passaggio ai box a velocità controllata, mentre tramite alcune leve è possibile selezionare diversi setting per il motore, in base alle necessità contingenti del pilota. La tecnologia elettronica di bordo permtte infatti configurare l’erogazione in modo da preservare i consumi o in modo tale da ottenere la massima potenza disponibile. Uno schermo posto al centro dello sterzo infine fornisce una serie di informazioni utili al pilota, a partire dalla velocità di percorrenza.
Viene poi mostrata la barra, realizzata in carbonio, che collega il volante ai ai diversi organi di sterzo. Questi ultimi in realtà si rivelano piuttosto semplici e simili a quelli delle normali auto, da cui si differenziano sostanzialmente per dimensioni e pesi molto più contenuti.
Il sofisticato sistema di gestione del carburante. Obiettivo? Baricentro basso, sempre!
Direttamente alle spalle del posto di guida si trova il sistema di gestione del carburante, realizzato in diversi settori che consentono alla benzina di rimanere sempre nella zona più bassa del serbatoio, anche durante le più brucianti accelerazioni o nel corso delle staccate più violente, consentendo così di mantenere sempre il baricentro più basso possibile.
Sergio Perez spiega la posizione di guida
A metà del filmato interviene inoltre uno dei piloti del Team Sauber ufficiale di quest’anno, Sergio Perez, considerato da molti una giovane promessa della Formula 1. Il pilota messicano spiega che uno dei momenti più importanti e delicati durante la fase di progettazione è la creazione dell’abitacolo, che deve proteggere il pilota anche durante gli incidenti più pericolosi, ma deve al tempo stesso consentire di manovrare la monoposto nel migliore dei modi.
Quando Perez prende posto all’interno della vettura è possibile notare come i piloti delle Formula 1 siano costretti ad assumere una posizione davvero poco naturale, che tra l’altro deve essere mantenuta per circa due ore durante le gare.
I dispositivi di sicurezza delle Formula 1
L’ultima parte del video dedica uno sguardo ai dispositivi di sicurezza. All’incirca sotto le gambe del pilota trova posto l’impianto di spegnimento degli incendi, azionabile dal pilota stesso qualora la monoposto prendesse fuoco in seguito ad un incidente.
L’abitacolo riservato al pilota è progettato per essere una cellula di sicurezza ad alta resistenza realizzata in carbonio, mentre la zona più alta della monoposto serve a proteggere la testa del driver in caso di ribaltamento o di incidenti particolarmente gravi.
Fomula 1: un laboratorio vivente per sviluppare tecnologie utili a tutti gli automobilisti
Il video si dimostra particolarmente interessante per la capacità di evidenziare il quantitativo tecnologico davvero impressionante racchiuso in una monoposto. Tutta questa tecnologia inoltre non rimane fine a se stessa, perché spesso le invenzioni e i dispositivi sviluppati in Formula 1 sono stati poi utilizzati anche sulle vetture stradali, non solo per aumentare le prestazioni ed il piacere di guida, ma soprattutto per migliorare la sicurezza.
Se oggi possiamo permetterci automobili davvero sicure, ricche di dispositivi tecnolgoci all’avanguardia, che intervengono a supporto del guidatore in caso di situazioni anche solo potenzialmente pericolose, lo dobbiamo in gran parte alla Formula 1.