Sardegna: benzinai in sciopero davanti al Consiglio Regionale. "Bassi guadagni"

Sardegna: benzinai in sciopero davanti al Consiglio Regionale. "Bassi guadagni"
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Dal 21 al 23 agosto i benzinai sardi sono in sciopero per gli scarsi guadagni assicurati dalle pompe di benzina nell'isola. Tre giorni di protesta con magliette rosse e slogan "Schiavi del caporalato petrolifero"
21 agosto 2019

Tre giorni di sciopero dei benzinai in Sardegna per dare seguito alla protesta contro gli scarsi guadagni dei gestori. "Schiavi del caporalato petrolifero" è lo slogan stampato sulle mafgliette rosse dei gestori delle pompe che si sono ritrovati a Cagliari sotto i portici di via Roma da tutta la regione.

"Non abbiamo ancora tutti i dati - spiega Adele Cireddu, una delle portavoce della protesta, stazione di servizio di San Vito - ma l'adesione dovrebbe aggirarsi intorno al 30%. I gestori in Sardegna sono complessivamente 500,  nostri guadagni ormai si stanno dimezzando e sono ridotti in media a 2,7 centesimi lordi al litro. Ma c'è anche chi guadagna solo un centesimo. In soldoni molti di noi lavorano per 25 euro al giorno e c'è anche chi dice di non riuscire ad arrivare a mille euro al mese."

L'obiettivo dei benzinai è quello di puntare al Consiglio Regionale, senza un particolare appuntamento: "Ma era importante - ha detto Cireddu - fare subito qualcosa: alla politica sarda, che direttamente non può fare nulla, chiediamo di intercedere per noi."

 

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