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«L'industria dell'auto è tornata. L'America può fare qualunque cosa». Con questa orgogliosa dichiarazione del presidente Usa Barack Obama nel suo tradizionale discorso settimanale, si è aperta l'edizione 2016 del North American International Auto Show, il più importante appuntamento dell'industria automobilistica a stelle e strisce.
Anche se si registra qualche assenza, come quella di Ferrari e Maserati, del Gruppo Jaguar Land Rover, di Bentley e del marchio Mini nonché di Tesla, il momento è propizio: quasi tutte i costruttori si presentano con il segno più sui bilanci, soprattutto le “Big Three” di casa a Detroit, mentre Volkswagen perde qualcosina per effetto del Dieselgate.
Si potrebbe dire che è il Salone della concretezza, questa edizione 2016 del NAIAS. Meno concept car e supercar rispetto alle precedenti edizioni, ma più berline, monovolume e truck/pick-up sembrano suggerire che passata la crisi i costruttori vogliano puntare più al sodo che in passato.
Tra le novità presentate a Detroit che tra non molto vedremo anche in Europa ci sono le Porsche 911 Turbo, quelle “vere”, dal momento che i boxer delle altre versioni si sono anch'essi ormai votati alla turbina seguendo il trend recente.
Mercedes-Benz si presenta con una Classe E tutta nuova e sempre più vicina alla guida autonoma, ma anche con la nuova SLK ribattezzata SLC e la lussuosissima S 65 Cabriolet animata da un poderoso V12 da 630 CV.
Sempre di nazionalità tedesca è la Audi A4 allroad quattro, tradizionale versione “on-off” della best seller del marchio di Ingolstadt che le affianca la h-tron quattro concept, un prototipo a idrogeno che ha tutta l'aria di diventare la prossima Q6. Per Volkswagen la novità principale è anch'essa una concept car, sebbene molto vicina alla produzione in serie, ed è la Volkswagen Tiguan GTE Active Concept, una Tiguan di seconda generazione maggiormente votata all'offroad e dotata di una motorizzazione ibrida plug-in.
Le coupé BMW M2 e M4 GTS (la prima con iniezione d'acqua) si rivolgono invece al cliente americano più sportivo ed “esterofilo”, mentre il debutto mondiale della Volvo S90 sul suolo americano indica che la Casa di Goteborg vuole sfidare non solo i soliti tedeschi, ma anche gli americani su uno dei loro terreni di elezione, quello delle grandi berline di rappresentanza.
Parla inglese con accento “yankee”, ma probabilmente imparerà anche l'italiano e qualche altra lingua europea la Chrysler Pacifica che prende il posto della Voyager ma soprattutto segna una svolta per FCA, unico sinora tra i maggiori costruttori a non aver almeno una ibrida in gamma. FCA debutta infatti nel segmento delle “elettrificate” con la Pacifica Hybrid, monovolume ibrida plug-in dotata di motore V6 da 3.6 litri e un motore elettrico alimentato da una batteria agli ioni di litio da 16 kWh. La motorizzazione è poco appetibile per il mercato continentale, ma i Diesel non mancano nell'officina del Gruppo. Vedremo se arriverà anche in Europa, magari a rimpolpare una gamma Lancia ridotta ormai all'osso dopo essere stata per qualche tempo l'“ospizio” dei modelli Chrysler in via di pensionamento (vedi Flavia Cabrio/200 Convertible, Thema/300C e... Voyager/Voyager).
Tra le protagoniste con passaporto USA una delle maggiori attrattive del NAIAS 2016 è la Lincoln Continental, berlinona di circa 5 metri dotata di ogni comfort che rappresenta il lusso all'americana, erede di uno dei modelli più rappresentativi del motorismo all'americana (John Kennedy fu ucciso da Lee Oswald a bordo di una Continental, per dire). Il marchio è l'unico sopravvissuto alla crisi del 2008 che portò Ford a disfarsi di Jaguar, Land Rover, Aston Martin, Volvo e Mazda e a chiudere Mercury.
Per la Casa dell'Ovale Blu la protagonista del NAIAS 2016 è la rinnovata Ford Fusion, che nel Vecchio Continente verrà commercializzata con il consueto nome: Mondeo. Novità anche per il pick-up più famoso d'America il Ford F-150, che si presenta nella aggressiva e gigantesca edizione F-150 Raptor SuperCrew.
Piccolo è bello per Chevrolet: il marchio del Cravattino ormai è fuori dall'Europa, dove pestava i piedi fin troppo a Opel, ma punta su dimensioni più da “europea” che da americana con l'elettrica Bolt EV e la compatta Cruze Hatch. Sempre in casa GM da segnalare la bella coupé Buick Avista, una concept che però, a quanto pare, non avrà un seguito ma indica solamente la direzione che prenderà il design del brand.
Acura, Lexus e Infiniti, ovvero i brand “premium” di Honda (vincitrice del premio North American Car of the Year con l'ultima Civic), Toyota e Nissan, si sfidano invece sul terreno delle coupé sportive. La Acura Precision è ancora una concept, mentre la Lexus LC 500 non lo è più anche se assomiglia tantissimo al prototipo LF-LC visto ai passati saloni. Per Infiniti la nuova proposta è la Q60 Coupé, che verrà commercializzata entro la fine dell'anno anche alle nostre latitudini.
Nissan e Honda si sfidano anche nel segmento dei pick up con Honda Ridgeline, tuttofare di medie dimensioni, e la Titan Warrior che però è ancora un prototipo sebbene basato sul modello Titan già in commercio.
Per Hyundai i riflettori sono tutti puntati sul neonato marchio premium Genesis, che debutta sulla scena internazionale con la Genesis G90, ammiraglia dotata di ogni comfort della stessa categoria di BMW Serie 7, Audi A8 e Mercedes Classe S.
Se da una parte Kia solletica i gusti americani con la concept Telluride, dall'altra porta un po' d'Europa con la Forte e soprattutto la Forte5, inedita variante a 5 porte della berlina ormai da qualche anno commercializzata negli States.