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Siamo a secco di notizie ufficiali, durante i periodi Festivi tra il 2019 e il 2020. Ecco allora filtrare ipotesi basate a loro volta su altre ipotesi… Tutte da verificare, ma possibili. La logica e le dichiarazioni dopo la nascita di quello che in modo informale ed irriverente chiamiamo Group-pe (Fiat Chrysler e Peugeot Citroen) portano a dire che in breve ci saranno modelli del mondo “ex-galassia Fiat” che per questioni di economia (di scala) ed elettrificazione (rapida) nasceranno su piattaforme che sono prima di PSA, che di FCA.
Il conto alla rovescia è già partito, ma anche il toto-marchio. Il primo modello che, il modo quasi sacrilego per i puristi, potrà celare una piattaforma CMP evoluta sotto un vestito italiano, potrebbe essere un inedito Crossover SUV compatto e dotato di Biscione nel logo. Qualcuno ipotizza non il nuovissimo B-SUV (sarà davvero chiamato Brennero? Anche no) ma addirittura Alfa Romeo Tonale. Ipotesi non del tutto verosimile, secondo le attività industriali recenti e i piani che impegnano FCA, ora con PSA, a lavorare in Italia per produrre auto italiane, secondo certi schemi in essere.
Che poi già che li vediamo, i possibili post sui social. Gli stessi che scrivono da tempo “Renault Clio” a una Mercedes di clamoroso successo globale come la Classe A, potranno dire “Peugeot 208” a ogni immagine del nuovo Crossover Alfa Romeo, se proprio accadrà. Di certo questo nuovo Crossover doti comuni alla nuova 208 dovrà averne. Nel 2022, o dopo, un debutto di modello molto usato anche in città non può non pensare a varianti EV, pienamente elettrificate. In Francia sono già pronti con le unità eGMP (dalla joint-venture Nidec PSA e-motors). Da chi ha palesato volontà di massimizzare gli sforzi comuni nell'elettrico, facendo unione di investimenti per molteplici applicazioni, vuoi non attenderti che questa unità possa infilarsi sotto i cofani delle nuove Fiat, Alfa (magari Lancia) e Jeep per il mercato europeo degli EV?
Se Tonale sarà il primo SUV medio di Alfa Romeo, può darsi sarà anche l’ultimo con piattaforma FCA. Al momento infatti si ipotizza nel concreto una architettura (trazione anteriore e integrale) comune a Jeep Renegade e Fiat 500X. Ma il Group-pe intero, FCA-PSA, si è già inglobato un nome ben più storico e di successo di Tonale: Opel Corsa, la nuova è su piattaforma CMP.
Staremo a vedere, se in un mare di nomi modello e segmenti pesanti per i volumi (B, B-SUV, C, C-SUV) i sapientoni della tastiera si divertiranno a dire “Hai una CMP carrozzata DS, piuttosto che una EMP2 in finto stile Alfa”.
Di certo sono poche piattaforme che tolgono personalità tecnica, ma anche basi meno datate di molte in uso FCA: più leggere e adattabili ai diversi livelli di elettrificazione. Che poi l’industria tricolore, da sola, potrebbe fare di meglio lo sappiamo. Tra il dire e il fare però, ci sono di mezzo il valore economico generabile sul mercato, in evoluzione poco delineabile e la dirigenza del Group-pe, quella dove già si vocifera che i madre lingua italiani, in teoria amanti dei nostri marchi, conteranno comunque molto meno degli altri.