Saab non chiede il fallimento ma si prepara al rilancio

Saab non chiede il fallimento ma si prepara al rilancio
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Saab ha precisato che non è stata fatta alcuna richiesta di fallimento, bensì di “riorganizzazione”, procedura inesistente nell'ordinamento italiano e concessa solo in alcuni casi dalla autorità svedesi
8 settembre 2011

Punti chiave

A seguito di alcune notizie apparse su agenzie internazionali, italiane e siti di informazione, Saab precisa che non è stato richiesto alcun fallimento ma la procedura di "riorganizzazione", un'importante facoltà concessa dalla legislazione svedese per consentire ad un'azienda che ha concluso contratti importanti e che necessitano di un benestare di tipo politico per la loro attuazione, di avere il tempo per ottenere questa approvazione.

La procedura garantisce l'azienda ma anche i creditori che vedranno riconosciuti i loro crediti al 100%. L'istituto in questione non riguarda le filiali estere del gruppo.

Questa procedura volontaria non esiste nell'ordinamento italiano né in quello della maggior parte dei paesi europei e per questo motivo spesso non viene resa correttamente nelle spiegazioni date al pubblico.

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