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Rotonde si, rotonde no. O meglio,si possono fare dove è possibile rispettando il codice stradale. Un esempio arriva da Firenze. E’ stata definito “Safety Review” all’interno del progetto “David” l’intervento dell’amministrazione comunale per rendere più sicure le strade di Firenze.
L’operazione riguarda in particolare l’eliminazione di ben tre rotonde in via Pistoiese che ha visto addirittura l’intervento della procura con rinvio a giudizio di tecnici che avevano provveduto a progettarle e realizzarle. Per definire l’assetto futuro, senza rotonde, di questa importante arteria che collega la città di Dante con l’hinterland dei paesi della piana di Prato e Pistoia è stato addirittura interessata l’università di Firenze con il dipartimento di ingegneria civile e ambientale guidato dal professor Lorenzo Domenichini coordinatore anche del LASIS, laboratorio per la sicurezza e l’infortunistica stradale.
Via Pistoiese , una strada che in questo periodo è arrivata agli allori mondiali per essere stata scelta dagli organizzatori per l’ingresso in città di tutte le gare del mondiale di ciclismo. Ma in città dalla fine degli anni novanta la strada è stata al centro dell’attenzione per i numerosi incidenti più o meno gravi che hanno spesso coinvolto le tre rotonde realizzate in una strada molto trafficata ma piuttosto stretta in relazione al volume e all’ingombro dei mezzi che vi transitano.
In uno di questi incidenti, avvenuto la notte dell’Epifania nel 2009, persero la vita due ragazze e un ragazzo. I tre erano a bordo della Y10 guidata da un coetaneo, che si è salvato assieme ad un altro giovane. L’auto, dopo aver superato la rotatoria all’incrocio tra via Pistoiese e via Fra Golubovich urtò contro il marciapiede e si ribaltò, finendo la sua corsa contro un albero.
Le indagini
Gli avvisi di conclusione delle indagini sono stati notificati ai tre indagati: al capo della direzione mobilità del comune di Firenze, ufficio che si occupò della progettazione e realizzazione delle rotonde in via Pistoiese, alla progettista di quelle rotonde, nonché al direttore dei lavori. Secondo la procura, infatti non solo la guida imprudente del guidatore ma anche la forma delle rotatorie è risultata responsabile nell’incidente. La rotonda sarebbe stata realizzata senza seguire le norme del decreto del 2006 che disciplina la costruzione delle intersezioni stradali.
La forma doveva essere circolare, ma è stata realizzata con un profilo ovale, profilo che poteva confondere gli automobilisti nell’affrontare la rotonda tanto da non far capire di dover rallentare con il rischio di uscire dalla carreggiata. Secondo le indagini del sostituto procuratore Leopoldo De Gregorio , sarebbero state approntate alcune modifiche al progetto originario, per consentire probabilmente ai bus lunghi 18 metri (nel frattempo messi fuori servizio), di transitare senza difficoltà per via Pistoiese.
L’alternativa alle rotonde
Terminato l’utilizzo della strada per i mondiali di ciclismo con le rotonde già tolte da tempo inizieranno i lavori per l’adeguamento alle norme del codice che, secondo l’assessore Bonaccorsi, non solo non intralcerà il traffico veicolare ma darà spazio ad una pista ciclabile. Per rendere il tutto più sicuro. Ecco come: «Questo è un intervento su cui abbiamo lavorato da molto tempo, anche alla luce dei dati che segnalano i numerosi incidenti avvenuti in passato su via Pistoiese. – ha spiegato l’assessore Bonaccorsi - Anche grazie alle risorse messe a disposizione per i Mondiali di ciclismo, faremo un intervento radicale che renderà la seconda direttrice più incidentata di Firenze una strada finalmente sicura per automobilisti, ciclisti e pedoni».
“Il progetto è stato impostato su tre principi basilari: moderare la velocità; eliminare le svolte a sinistra in ingresso/uscita da via Pistoiese provenendo da accessi laterali o intersezioni; regolamentare il parcheggio lungo la strada”
«La sostituzione delle tre rotatorie con altrettanti impianti semaforici non provocherà un rallentamento della circolazione – ha precisato l’assessore – perché grazie agli accorgimenti messi a disposizione dalle tecnologia, come l’onda verde, siamo in grado di mantenere i flussi costanti per quanto riguarda la velocità e quindi si entrerà e si uscirà da Firenze nello stesso tempo ma con un grandissimo guadagno per quanto riguarda la sicurezza: incroci semaforizzati, incroci più stretti e rialzati con attraversamenti più sicuri per pedoni e ciclisti».
Il progetto
Il progetto è stato impostato su tre principi basilari: moderare la velocità; eliminare le svolte a sinistra in ingresso/uscita da via Pistoiese provenendo da accessi laterali o intersezioni; regolamentare il parcheggio lungo la strada. La riduzione della velocità sarà ottenuta attraverso il restringimento delle corsie di marcia da 5,50 a 3,50 metri in modo da ridurre la dispersione delle traiettorie dei veicoli in transito.
E ancora il disallineamento planimetrico dell’asse mediante inserimento di una terza corsia al centro della carreggiata (della larghezza di 3,00 metri) a disposizione, alternativamente, della direzione verso centro città e verso l’hinterland. La terza corsia assume, in corrispondenza delle intersezioni semaforizzate, la funzione di corsia per la svolta a sinistra.