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La denominazione ufficiale è nuovo Ponte dell'Industria, ma per tutti i romani è più semplicemente il “Ponte di Ferro”: situato in posizione strategica per la mobilità di Roma, è un’infrastruttura fondamentale per i collegamenti tra i quartieri Ostiense e Marconi.
Nella notte tra il 2 e 3 ottobre 2021, il Ponte subì gravi danni agli elementi strutturali a causa di un incendio; il 12 dicembre 2021, dopo le indagini del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici di Roma Capitale, l’infrastruttura fu riaperta, in via provvisoria, al transito dei veicoli con esclusione di quelli con carico superiore a 3,5 tonnellate, mentre all’esito della valutazione della sicurezza di Roma Capitale, il Ponte venne definito transitabile solo per cinque anni; dopodiché, senza profondi interventi di tipo strutturale, il suo destino sarebbe stato quello della definitiva chiusura all’utenza.
Una prospettiva difficilmente sopportabile per gli utenti romani, che a migliaia ogni giorno lo percorrono per superare il Tevere: è stato così elaborato un complesso piano d'intervento da parte di Anas, una vera sfida ingegneristica senza precedenti, che grazie a soluzioni innovative e con tecnologie d’avanguardia ha consentito la completa messa a norma, anche antisismica, dell’opera.
La struttura è tornata così transitabile da mezzi pesanti, autobus e veicoli, e sul tracciato è stato inserito anche un percorso ciclopedonale protetto.
La fase più delicata dei lavori ha riguardato il consolidamento delle fondazioni, un intervento cruciale per garantire la stabilità di una struttura con oltre 150 anni di storia, operato fatto mediante colonne di grande diametro, circa 1,7 metri, poste all’esterno delle pile esistenti, spinte fino a 59 metri di profondità, come un palazzo di circa 20 piani.
Il complesso intervento ingegneristico ha restituito alla Capitale una struttura tutta rinnovata, in acciaio, e più ampia: infatti vi potranno transitare i mezzi del trasporto pubblico locale, auto, moto, bici e pedoni.
Inserito tra le “opere essenziali e indifferibili” del Giubileo, è stato realizzato dal Gruppo FS Italiane, attraverso la sua società operativa Anas, per un investimento economico di 18 milioni di euro, di cui 13 di fondi giubilari e 5 resi disponibili da Roma Capitale.
Alla cerimonia di apertura erano presenti Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e Trasporti; Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma Capitale e Commissario Straordinario di Governo; Ornella Segnalini, Assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture di Roma Capitale; Tommaso Tanzilli, Presidente del Gruppo FS Italiane; Claudio Andrea Gemme, Amministratore Delegato di Anas.