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Grande raccordo anulare e Roma-Fiumicino restano senza luce: Anas ha infatti comunicato che il bando pubblico fa è stato bloccato per irregolarità dei partecipanti e per i ricorsi presentati dalle imprese. Per gli utenti, al danno si aggiunge la beffa.
Il GRA e la Roma-Fiumicino, due delle arterie in assoluto più trafficate di tutta Italia, sono ancora al buio.
Una situazione che se non fosse tragica, sarebbe comica: infatti, è da oltre un anno, come abbiamo già denunciato, che la quasi totalità del percorso del GRA (ben 50 km dei 68 totali) e l’intero percorso che dall’aeroporto Leonardo da Vinci porta in città, sono privi di illuminazione.
Un disagio che si somma a quelli della stessa natura che affliggono da tempo anche quartieri e strade della Capitale, che spesso ed all'improvviso si ritrovano con i lampioni spenti e conseguente aumento della difficoltà di circolazione, con pericolo moltiplicato per gli utenti deboli, pedoni, ciclisti e motociclisti che siano.
Un ottimo biglietto da visita, senz’altro, per la Capitale, che oltre ad accogliere i pellegrini richiamati dal Giubileo Straordinario, culla ancora l’ambizione, nel ceto politico, di poter ospitare i Giochi Olimpici del 2014. Speriamo che non sia prevista una prossima visita dei commissari del CIO, perché basterebbe questo a farli tornare di corsa sui loro passi…
Oltre la facile ironia, resta la notizia: Anas ha comunicato che la gara per il ripristino dell’illuminazione dell’Autostrada del Grande Raccordo Anulare di Roma (A90) e dell’Autostrada Roma-Fiumicino (A91) è bloccata a causa d’irregolarità da parte dei partecipanti e di numerosi ricorsi amministrativi da parte delle imprese concorrenti.
Ricordiamo che nel corso del 2015, per ripristinare il funzionamento degli impianti di illuminazione, non attivi a causa dei continui furti di rame e danneggiamenti vandalici, Anas ha messo a punto un progetto del valore di circa 14 milioni di euro che prevede l’adozione di tecnologie di ultima generazione in grado di evitare il ripetersi di tali episodi e di ridurre i costi di gestione, con cavi in alluminio, sistemi “antifurto”, cabine elettriche antieffrazione, sistemi di antintrusione e di sorveglianza e luci Led. Una volta reperiti i fondi necessari, a primavera 2015, Anas ha provveduto ad indire la gara.
«Speravamo di riuscire a far partire i lavori in concomitanza con l’avvio del Giubileo della Misericordia, ma purtroppo le irregolarità di alcuni partecipanti e i numerosi ricorsi presentati hanno bloccato la procedura di gara - ha dichiarato Ugo Dibennardo, Direttore dell’Anas - Il nostro impegno è massimo e l’auspicio è che si riesca finalmente a… vedere la luce. Speriamo che con il nuovo codice appalti si possa davvero ridurre il contenzioso, nell’interesse del Paese e della ripresa dell’economia».
Una dichiarazione che non rivela i motivi reali della sospensione del bando e che lascia davvero basiti: in una nazione che si vorrebbe moderna, non è possibile che passi oltre un anno, tra tempistica di bando, elaborazione delle candidature e soprattutto ricorsi dei perdenti, per risolvere un problema che appare soprattutto tecnico.
Le opposizioni politiche sono sul piede di guerra, puntando i riflettori anche su carenze imputabili all’Ente gestore delle strade: «Le due principali arterie autostradali della Capitale rimarranno al buio durante tutto l'anno del Giubileo - commenta il coordinatore romano di Forza Italia, Davide Bordoni - E’ uno scandalo, una vergogna. Dopo un anno di denunce, Anas finalmente aveva deciso di risolvere il problema, ma non è accettabile che una gara così importante sia stata preparata con superficialità ed inesperienza. Quella dell'illuminazione è una questione prioritaria legata alla sicurezza autostradale e all'immagine di Roma durante l'Anno Santo. Una follia tenere al buio una strada percorsa ogni giorno da 150.000 veicoli e dove purtroppo quotidianamente si registrano incidenti. Chi ha preparato la gara dovrà spiegare ai 60 milioni di automobilisti che nell'anno del Giubileo percorreranno il GRA e la Roma-Fiumicino perché i lampioni sono spenti».
E forse dovrà fornire anche qualche risposta in temini di sicurezza: il GRA a luci spente è diventato più pericoloso.
L'ultimo incidente mortale solo pochi giorni fa, quando uno scooterista è stato travolto da un'auto pirata che lo ha lasciato esanime sull'asfalto: era ancora buio e se ci fosse stata l'illuminazione funzionante forse il triste evento si sarebbe potuto evitare.