Roma: controlli serrati su chi circola

Roma: controlli serrati su chi circola
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Cambia la politica del Campidoglio: sulle strade della Capitale posti di blocco a "imbuto" per controllare tutti veicoli
23 marzo 2020

Da controlli a campione a tolleranza (quasi) zero: nelle ultime ore è diventata operativa la nuova direttiva del Campidoglio che intende gestire, a fronte di una mobilità reputata ancora eccessiva, in forma più stringente il flusso dei veicoli (e non solo) sulle strade della Capitale.

Ecco quindi arrivare in strada circa mille operatori della Polizia di Roma Capitale: ai “pizzardoni“ sono state impartite nuove disposizioni per il controllo stradale. 

La principale riguarda la modalità stessa delle verifiche: le auto non sono più fermate “a campione“, ma tutti i veicoli in transito saranno sottoposti a controlli, attraverso la messa in pratica degli "imbuti”, spazi che riducono la carreggiata e portano il flusso veicolare direttamente dove sono posizionati gli operatori della Polizia Locale.

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Il giro di vite contro chi si sposta senza reali necessità, iniziato nel fine settimana, sembra abbia già prodotto importanti risultati: il numero dei veicoli in movimento verso il centro città appare drasticamente ridotto rispetto ai giorni passati, soprattutto quello in arrivo dalle zone periferiche della Capitale e da oltre il Raccordo Anulare.

In ogni municipio sono stati rafforzati i posti di controllo, con particolare attenzione alle vie consolari; sono poi stati ulteriormente rafforzati i controlli di fronte ai parchi cittadini e lungo tutte le strade che portano verso il litorale, ma anche verso le zone di campagna o montagna dove è frequente che i romani abbiano le seconde case.

«Abbiamo messo in campo 400 autoradio e circa mille tra donne e uomini della Polizia locale - ha spiegato Antonio Di Maggio, comandante della Polizia Municipale - Stiamo fermando il maggior numero di veicoli per verificare se ci siano reali esigenze di spostamento o motivi futili, per cui poi scatta la denuncia. I vigili urbani stanno inoltre presidiando tutti i parchi, identificando i runner, che magari non sono nemmeno a conoscenza delle nuove misure, che prevedono un preciso divieto di ingresso nei parchi e che l’attività motoria vada svolta nel rispetto del distanziamento interpersonale ed evitando aggregazione di persone». 

La circolare con le nuove disposizioni del Campidoglio ne riporta anche le motivazioni: le misure servono a "far capire a tutti che la Polizia Locale e nazionale sta eseguendo in concreto controlli mirati, senza ovviamente ingenerare paura ingiustificata o altro ma timore e rispetto per i controlli certamente sì". 

In assenza di motivazioni valide per la circolazione, ricordiamo che automobilisti e passeggeri rischiano una denuncia per violazione dell’articolo 650 del Codice Penale
 

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