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Non sarà la catastrofe annunciata da “Il Tempo”, che ha titolato minaccioso “Tutti pagheranno per entrare a Roma“, ma certo si tratta di un provvedimento epocale: l’ingresso a pagamento nell’Anello Ferroviario di Roma è la novità più importante contenuta nel PGTU, il Piano Generale Traffico Urbano, approvato dalla Giunta Capitolina.
Roma come Milano
Dotandosi di uno strumento che mancava dal 1999, il sindaco Marino compie così un altro passo nella direzione più volte annunciata di una razionalizzazione della mobilità in città: il nuovo PGTU prevede misure anche abbastanza pesanti, che saranno messe a regime con una tempistica dilazionata, sia per «permettere ai cittadini di abituarsi», ma anche perché la giunta non sembra avere al momento il sostegno popolare per procedere subito a cambiamenti radicali. Come detto, la principale novità è quella dell‘ingresso a pagamento nell’Anello Ferroviario: sull’esempio dell’Ecopass milanese (oggi si chiama Area C), ad aprile 2017 arriveranno i varchi che saranno attivati a partire dallo stesso mese dell’anno successivo.
Il progetto prevede il pagamento di un pedaggio per i residenti all’esterno dell’anello che si spostano con mezzi privati al suo interno, mentre non ci saranno limitazioni per chi all’interno dell’anello ci vive. Sono previste per ogni automobilista 120 entrate gratuite (ma questa cifra non è stabilita ufficialmente e potrebbe variare), , con un extra di altre 60 per alcune categorie di lavoratori; finiti i bonus bisognerà mettere mano al portafogli per accedere nel cuore della città: si ipotizzano 3 euro per i veicoli Euro4, 2 per gli Euro5 ed 1 per gli Euro6.
ZTL: grandi novità
Ma si annunciano cambiamenti nello stile di vita anche per gli abitanti del Centro: la ZTL del centro storico sarà suddivisa in quattro settori (Tridente-Trevi, Viminale-Monti, Farnese-Portico d’Ottavia e Navona-Pantheon) ed i permessi per residenti ed altre categorie saranno validi soltanto per il settore di appartenenza. L’intento della Giunta è chiaro: ridurre la mobilità privata nella ZTL. Inoltre, entro fine 2015, i quartieri compresi entro le Mura Aureliane diventeranno un’enorme “Zona 30″, con limite di velocità fissato a 30 km/h e con “dossi e dissuasori per rallentare ulteriormente i mezzi privati”; gli automobilisti non saranno costretti al duro regime solo sulle strade della viabilità principale.
L’Aula Giulio Cesare ha approvato il piano a larghissima maggioranza, con 24 voti favorevoli e solo 8 contrari
Altre decisioni comprese nel PGTU riguardano il completamento dell’anello ferroviario nel settore nord della capitale collegando Vigna Clara alla Stazione Tiburtina, mentre lavori presso il nodo del Pigneto raccorderanno la ferrovia con la Metro C, il tutto entro il 2017. Saranno potenziate, infine, le attività di car e bike sharing. Il piano fa anche delle previsioni: si punta ad aumentare del 20% l’uso dei mezzi pubblici, sperando anche nel contributo che arriverà dalla metro C ed aumentando del 40% le corsie preferenziali; quello in automobile dovrebbe calare dall’attuale 50 al 43,3%, mentre per le due ruote si calcola una riduzione dello 0,5% degli spostamenti su moto e scooter, compensato da un più 1,3% per le bici.
In attesa di verificare come le nuove misure verranno giudicate dai cittadini, c’è da registrare un primo dato, politico e non di poco conto: l’Aula Giulio Cesare ha approvato il piano a larghissima maggioranza, con 24 voti favorevoli e solo 8 contrari; la scelta bipartizan si spiega con la presenza nella versione finale del piano di molte osservazioni portate in aula delle opposizioni ed accolte dalla maggioranza.
La zona in blu corrisponde a quella dell'Anello Ferroviario di Roma