Roma azzera i canoni per operatori di car sharing
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- di Alfonso Rago
La decisione presa dal Comune di Roma di abbattere non solo per l’anno ancora in corso ma anche per quelli a venire il canone a carico degli operatori dei servizi di car sharing (dal costo di circa 1.200 euro l’anno), scelta che integra e modifica le precedenti linee guida relative a tale servizio, va interpretata come un sostegno strutturale per lo sviluppo cdl car sharing a flusso libero.
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La delibera, frutto della collaborazione tra il Comune capitolino, l’Assessorato alla Città in Movimento, il Dipartimento della Mobilità e Trasporti, Aniasa e gli operatori Enjoy e Share Now. giunge a poche settimane di distanza dalla decisione di realizzare oltre cento parcheggi riservati alle auto del car sharing in luoghi strategici della Capitale, come stazioni, nodi di scambio, Lungotevere e nei pressi del Centro storico.
«Questo provvedimento - ha sottolineato Massimiliano Archiapatti, Presidente di Aniasa - rappresenta un esempio tangibile di efficace collaborazione tra enti locali ed operatori privati che auspichiamo possa presto essere replicato da altri Comuni in vista di una sempre maggiore affermazione della sharing mobility, che nel 2020 ha subito nel nostro Paese un brusco stop, con un calo del 60% rispetto al 2019. Questa decisione dimostra una volta di più come il noleggio nelle sue diverse formule, a breve e lungo termine, oltre che car sharing, sia la chiave di volta per una mobilità sicura, sostenibile e condivisa».
Il ruolo del car sharing nelle città continua a rivelarsi sempre più strategico anche in fase di pandemia, fornendo una valida alternativa a quanti per timore del contagio scelgono di non usufruire dei mezzi pubblici ed optano per la mobilità condivisa con gli alti livelli di sicurezza offerti dal car sharing.
