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La stagione Alpha della Roborace, che dovrebbe cominciare nella primavera del prossimo anno, supportando alcuni eventi della Formula E, vedrà scendere in pista un'evoluzione dei prototipi per lo sviluppo che potranno anche essere guidati da piloti con braccia e gambe.
La DevBot 2.0, così si chiama l'auto, si ispira nell'estetica alle LMP di bassa categoria e sarà a trazione posteriore, invece che integrale. Inoltra non manca l'upgrade di software e design. La prima stagione vedrà meno di 10 vetture che saranno guidate da piloti per la prima parte di gara e dall'intelligenza artificiale per la restante. La nuova DevBot sarà utilizzata per le prime due stagioni, che si chiameranno Alpha e Beta e saranno utilizzate dagli sviluppatori per testare il software delle auto prima dell'arrivo ufficiale delle auto presentate lo scorso anno.
Il CEO di Roborace, nonché campione di Formula E nella stagione 2016/2017, Lucas di Grassi, in un'intervista ad Autosport, ha dichiarato che tutto ciò servirà per rendere più chiara la tecnologia driverless alle persone che guardano da fuori: "Abbiamo cambiato idea. All'inizio volevamo partire con le Robocar, ma vedere un pilota che scende dall'auto e questa che continua da sola esemplifica molto la differenza tra uomo e guida autonoma. Ancora più importante, credo che il motorsport debba avere una componente umana, è sempre stato questo, l'uomo e la macchina. Sono state costruite nuove vetture e test sono ancora in corso per garantire che queste riescano a darsi battaglia tra di loro, ma il format di gara definitivo non è ancora stabilito."
Dopo queste due stagioni di prova, quindi, la Roborace dovrebbe passare al format definitivo per il 2021, che sarà considerata la prima vera stagione.