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Da Wolfsburg arrivano i dati finanziari per VW nell’anno 2017 e come norma, il commento è positivo in sede di divulgazione, alla faccia del Dieselgate che ancora anima i commenti di molti automobilisti circa il marchio tedesco. Vendite per 6.23 milioni di veicoli e ricavi a € 80 miliardi, con risultato globale ai massimi dal 2012: 3,3 miliardi (EBIT) crescendo del 4,1% su base annua in ritorno operativo. Numeri buoni letti così, molto, ma da relazionare anche ai competitor (vedi chi è ora il n°1 per vendite, ndr) e alla situazione di mercato. In ogni caso la strategia Transform 2025+ viene perseguita, come ricorda il CEO Herbert Diess, con denaro derivante dalle vendite soprattutto dei SUV, aggiungiamo noi. Già perché Tiguan cresce di 200,000 unità, arrivando 720.000, affiancato nelle maggiori vendite da Atlas (per gli USA) Teramont (analogo cinese) e TRoc: la previsione è di arrivare al 40% di SUV nel 2020.
Parte del buon risultato deriva anche dall’utilizzo di piattaforme trasversali, come la MQB sfruttata nel 40% dei veicoli consegnati, a riduzione dei costi fissi. Il cosiddetto Zukunftspakt poi, accordo sindacale raggiunto con le dipendenze VW, contribuisce anch’esso a guardare con maggiore serenità al futuro della Casa tedesca negli ultimi anni seriamente minato da dieselgate e alcune dinamiche interne: 9.200 prepensionamenti sono già stati accordati, operativi da qui al 2020. A livello mercati, crescono USA (+5.2%) Russia (+20.4%) Sud America (+19.7%) e nella tanto chiacchierata Cina Volkswagen è stato il primo marchio a consegnare più di 3 milioni veicoli.
Herbert Diess ha dichiarato che: “Siamo solo agli inizi, Volkswagen sarà leader internazionale per la e-mobility nel 2025”. Proprio alla mobilità elettrica sarà dedicata un’apposita divisione, guidata da Thomas Ulbrich. Dal 2020 poi, saranno in vendita le nuove auto di piattaforma MEB, assemblate soprattutto a Zwickau, nella misura di 1500 al giorno. Ma l’offensiva sarà equilibrata, con impianti dedicati anche in Cina e America, per una diffusione contemporanea, cosa non comune a tutti i rivali. La prima Volkswagen I.D. del 2020 sarà seguita da I.D. CROZZ e poi I.D. BUZZ. “Con la I.D. family prenderemo la leadership nella mobilità elettrica” dichiare sempre Diess.
E intanto le vendite 2017 crescono del 6.5% rispetto allo scorso anno, con mercati di riferimento ancora quelli sopra citati, inclusi gli States dove il non facile target a medio termine sarà 5% (valore quasi mai visto per VW, salvo fine anni Sessanta). Le attese maggiori restando da noi sono per il nuovo Touareg, a breve oltre che per T-Cross a fine anno. In Cina ci saranno nuove berline ma soprattutto quattro nuovi SUV. Staremo a vedere cosa accadrà, nel medio termine, poiché per l’immediato è quasi già tutto scritto: a livello finanziario, il target è posto tra +4% e +5%.