Risparmiare sull’assicurazione grazie alla scatola nera

Risparmiare sull’assicurazione grazie alla scatola nera
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Il pacchetto di liberalizzazioni allo studio del Governo Monti prevede anche la possibilità di dotare la propria auto con una scatola nera, che permetterebbe di contenere i costi per la polizza assicurativa
23 gennaio 2012

Il Decreto sulle liberalizzazioni al vaglio del Consiglio dei Ministri prevede la possibilità di introdurre la scatola nera a bordo delle autovetture, che favorirebbe una riduzione delle tariffe delle assicurazioni e potrebbe dare anche un sensibile contributo alla sicurezza stradale.

Meno incidenti sulle strade si traducono immediatamente in una riduzione dei costi sociali, tanto che secondo i dati Aci più recenti i sinistri costano alla collettività più di 28 miliardi di euro ogni anno, di cui 2,15 miliardi stanziati per inabilità temporanea e 3,1 miliardi per inabilità permanente.

La scatola nera è un’applicazione elettronica, dotata di tecnologia per il rilevamento satellitare, che ha tutte le carte in regola per migliorare sensibilmente il comportamento degli automobilisti, tanto che potrebbe diventare un forte deterrente nei confronti di chi adotta uno stile di guida pericoloso, senza per questo incidere sulla privacy del singolo.

Il progetto di una scatola nera applicabile alle auto (che riprende concettualmente il principio del data recorder presente sugli aerei e adottato su molti altri mezzi di trasporto) rappresenta anche una tappa importante in direzione del sistema eCall per la chiamata automatica di emergenza al 112, previsto dall'Unione Europea, che ne ha prescritto l'adozione obbligatoria su tutte le auto a partire dal 2015.

La funzionalità di eCall, che mira a fornire assistenza immediata in caso d'incidente tramite la localizzazione satellitare, potrebbe facilmente essere integrata in un apparato più complesso, comprendente la scatola nera e altre funzioni di interfaccia tra veicolo e infrastrutture.

L’apparato indicato nel Decreto sulle Liberalizzazioni nasce da una sperimentazione avviata dall'Isvap nel 2007 con la Check Box della OCTOTelematic, un registratore di dati che rileva diversi parametri - come velocità, regime di rotazione del motore, marcia inserita e accelerazione laterale - e che registra specifici segnali, come una forte decelerazione (comunicata dalla centralina dell'Abs) o l'attivazione degli airbag. La scatola nera conserva i dati relativi ai 40 secondi precedenti ad un eventuale incidente e i 10 secondi successivi, in modo da permette un’analisi dettagliata di quanto è avvenuto durante il sinistro.

Altri dispositivi, come quello di Viasat, allargano il tempo di registrazione a 70 secondi prima e 70 secondi dopo l'impatto e il dispositivo mantiene in memoria, attraverso la localizzazione mediante Gps, la posizione in cui questo è avvenuto. Se poi il dispositivo è dotato anche di funzione Gsm/Grps, cioé incorpora una sim telefonica, tutti i dati e l'eventuale allarme vengono inviati alla centrale di gestione del servizio, che li registra e li gestisce.

Domenico Petrone, Presidente e CEO di Viasat, uno dei maggiori player del settore ha dichiarato: «La telematica satellitare oltre all'originaria funzione di antifurto permette già oggi di contenere i costi per le compagnie assicurative grazie alla riduzione delle frodi sui sinistri, ma anche grazie al miglioramento dei processi di gestione ed alla possibilità di creare nuovi prodotti personalizzati e più convenienti per i clienti.»

Petrone ha poi aggiunto: « È il caso delle polizze pay per use (premio in base ai chilometri percorsi) o delle più evolute polizze pay as you drive con il premio costruito in base al profilo specifico del cliente e determinato non solo dai chilometri percorsi, ma anche dalle tipologie di strade percorse (urbane, extraurbane, autostrade), dagli orari di percorrenza (notte, giorno, feriali o festivi), dalle ore consecutive di guida, dalla pericolosità delle strade, dallo stile di guida (più o meno rischioso) ed altri parametri ulteriori, come l’impatto del traffico sull'inquinamento ambientale.»

Il mercato della telematica satellitare è in piena evoluzione e crescita, con previsioni di incrementi annuali a doppia cifra ed un valore mondiale previsto entro il 2016 di oltre 70 miliardi di euro, in cui le aziende italiane giocano un ruolo di assoluto rilievo.

Fonte: Ansa

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