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Dopo le feroci critiche contro Greta Thunberg, da lui definita «mocciosa che dovrebbe tornare a scuola e stare zitta», Jeremy Clarkson ha fatto i conti in prima persona con il riscaldamento globale, trovandosi a doversi ricredere sulla portata del fenomeno. In un'intervista al Sunday Times, Clarkson ha spiegato come la sua opinione sul tema sia cambiata dopo un viaggio tra Cambogia e Vietnam per la sua trasmissione, The Grand Tour.
Nel corso delle riprese di una corsa con le moto d'acqua da Siem Reap, in Cambogia, e Vung Tau, in Vietnam, i mezzi si sono arenati sul lago Tonlé Sap per via della forte siccità che ha diminuito considerevolmente il livello dell'acqua. «Abbiamo vissuto due giorni molto frustranti - ha dichiarato Clarkson -. Siamo stati costretti a non superare le sette miglia all'ora per colpa del riscaldamento globale». Visto che «il lago era ridotto ad una pozzanghera», Clarkson e i colleghi sono stati trainati.
Un'esperienza, questa, che ha fatto aprire gli occhi a Clarkson sui cambiamenti climatici: «Questa è la dimostrazione che il riscaldamento terrestre è davvero allarmante». Qualche tempo fa, Clarkson, nella sua rubrica sul Sun, si era scagliato contro Greta Thunberg. «Come osi salpare per l'America su uno yacht in fibra di carbonio che non hai costruito da te, dal costo di 15 milioni di sterline, cifra che non hai guadagnato, e dotato di un motore diesel di riserva di cui non hai fatto menzione», aveva tuonato, invitandola a tornare a scuola per trovare un'effettiva soluzione ai problemi che denuncia.