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Con il dieselgate certa industria dell’auto e soprattutto VW ci hanno perso, tanto. Mentre qualche automobilista si è da tempo mosso per ottenere risarcimenti. Non tutti però ne hanno avuti e ne avranno, molti che attendevano rimborsi potrebbero rimanere a bocca asciutta. È quanto emerge da una sentenza della Corte di Giustizia federale tedesca che ha messo un limite temporale, per ammettere i risarcimenti VW: tre anni massimo dal 2018, quindi “chiusa la finestra” e prescrizione per chi non si è mosso in tempo.
La regola vale per chi possedeva un'auto usata, parte del dieselgate (ovvero con motori della serie con accertata presenza elementi illegali, inerenti alle emissioni).
Fonti dalla Germania parlano di parecchie migliaia di casi ancora in sospeso, ma la regola tedesca pare non lasciare ulteriore spazio, quando l’auto è stata presa di seconda mano. VW infatti non avrebbe ottenuto alcun beneficio, dopo la prima vendita e non è tenuta a risarcire se decadono i termini.