Rinnovo della patente: stop al bollino. Arriva il duplicato

Rinnovo della patente: stop al bollino. Arriva il duplicato
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L’Italia si adegua al resto d’Europa. Col rinnovo della patente si ottiene un duplicato della stessa. Vanno in pensione i famigerati bollini, che tante grane hanno creato agli italiani all’estero
22 maggio 2013

Rinnovo della patente. Che fare

Quando si ha la patente prossima alla scadenza (i cui termini variano a seconda della categoria), il titolare è tenuto a fare la visita medica. Questa, se favorevole, conferma da subito la validità della patente; infatti l'ambulatorio medico inoltra immediatamente l’esito della visita all’ufficio centrale della Direzione Generale di Roma, che invia a sua volta al domicilio dell'interessato (entro 40 giorni) il tagliando di rinnovo (il famigerato bollino).
In attesa di poter appiccicare il bollino sulla patente, il titolare è tenuto a guidare portandosi sempre dietro il foglio che attesta l’esito positivo della visita. Ma il medesimo foglio non autorizza il conducente italiano a guidare la propria moto o l’auto nei paesi stranieri.

Di questa ennesima anomalia tutta italiana abbiamo già parlato in un nostro recente articolo. Verso la fine del 2012 mancarono infatti le risorse finanziarie per mandare in stampa i bollini, che quindi vennero postalizzati con diversi mesi di ritardo, esponendo i titolari di una patente appena rinnovata al rischio di pesanti sanzioni all’estero. Con buona pace – si fa per dire – di chi usa l’automobile per lavoro o, semplicemente, desiderava fare un viaggio in Europa alla guida del proprio veicolo.

Ciao ciao bollino

Il bollino ha i giorni contati. La direttiva comunitaria 2006/126 impone la graduale sostituzione di tutte le patenti emesse prima del 19 gennaio 2013 al fine di uniformarsi allo standard europeo.

Anche il tagliandino adesivo è destinato a scomparire: il Ministero dei Trasporti nei prossimi giorni valuterà il decreto che prevede l’emissione di un duplicato in fase di rinnovo della patente.  Le norme comunitarie vietano infatti l’apposizione di adesivi o bollini sulla patente di guida (sono infatti facilmente deteriorabili o manomettibili rispetto al documento originale che li ospita).

Presto cambieranno quindi anche le procedure. Le commissioni mediche locali trasmetteranno via Internet al dipartimento centrale di Roma l’esito favorevole della visita, i dati del titolare e la sua foto aggiornata.
Quest’ultimo riceverà immediatamente una ricevuta che lo autorizza a guidare e, entro 60 giorni, sarà inviato per posta all’interessato il duplicato della patente rinnovata.

Sulla carta nulla da eccepire, si tratta di un passo in avanti sulla strada della modernizzazione della nostra burocrazia e dell’efficienza della pubblica amministrazione. Prima di festeggiare, aspettiamo però di leggere il decreto attuativo e di sapere se ci sarà la copertura finanziaria necessaria per passare dalla stampa dei semplici bollini e quella dei duplicati della patente.

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