Rimosso con un elicottero il Magic Bus in Alaska

Rimosso con un elicottero il Magic Bus in Alaska
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Il Magic Bus, simbolo del giovane viaggiatore Chris McCandless, è stato rimosso pochi giorni fa perchè attirava troppi turisti in terre pericolose. L'operazione ha richiesto l'intervento di 1 uomini e di un elicottero
22 giugno 2020

Il Magic Bus, simbolo del giovane viaggiatore Christopher McCandless, che nei primi anni '90 visse e morì all'interno di questo vecchio autobus abbandonato, è stato rimosso dal sentiero all'interno del parco nazionale di Denali, in Alaska. Le motivazioni sono state per prevenire interventi di recupero di turisti in viaggio verso il Magic Bus: «Rimuovere questa pericolora attrazione so che è la cosa giusta per la sicurezza pubblica della zona. - ha dichiarato il sindaco Clay Walker - Allo stesso tempo, c'è sempre un po' di agrodolce quando un pezzo della tua storia viene portato via».

L'ultimo viaggio di Chris

L'operazione del Magic Bus ha richiesto l'intervento di un elicottero del dipartimento dei trasporti in Alaska, esercito e veterani. Inoltre, 12 uomini della guardia nazionale si sono recati sul posto per preparare l'autobus ad essere sollevato nel cielo. Ancora non si sa dove è stato posizionato questo storico simbolo che ha segna gli ultimi anni di vita di Christopher McCandless: l'obiettivo è di renderlo comunque visibile al pubblico. Gli effetti personali del giovane viaggiatore, invece, verranno riconsegnati alla famiglia.

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La storia di McCandless

Christopher McCandless nacque nel 1968 e dopo essersi laureato nel 1990 in Storia e Antropologia intraprese un lungo viaggio in solitaria per l'America occidentale. I primi spostamenti furono a bordo della sua vecchia  Datsun B210 gialla del 1982, che fu poi abbandonata a causa di un'inodanzione che ne danneggiò il motore. Proseguì il viaggio a piedi e in autostop, trascorrendo gli ultimi 112 giorni della sua vita nei boschi dell'Alaska: il suo rifugio era un vecchio autobus, trovato per caso, che proprio lui chiamò Magic Bus. Il giovane sopravvisse con quel poco che gli rimaneva e sembra che, quando decise di tornare alla civiltà, si trovò in difficoltà ad attraversare un fiume in piena che pochi giorni prima era un semplice ruscello. La decisione fu di tornare indietro al Magic Bus, ma due settimane dopo un gruppo di cacciatori lo trovò morto all'interno del mezzo. La versione ufficiale della causa della morte sembrerebbe la fame, in quanto al ritrovamenti il cadavere pesava soli 30 kg: tra le altre possibili cause ci sono il freddo e l'aver accidentalmente mangiato i frutti di una pianta velenosa. Negli anni a seguire, la storia di McCandless fece il giro del mondo, tanto da attirare tantissimi turisti e viaggiatori al Magic Bus. Inoltre, venne scritto anche un libro, Nelle terre selvagge di Jon Krakauer, e pubblicato il film Into the wild per narrare la storia del giovane.

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